Si riaccende il dibattito in merito alla sicurezza stradale, dopo la morte del medico di Bitti i cittadini chiedono azioni immediate ed efficaci per impedire agli animali di vagabondare per le strade.
Non esiste un confine che segna territori a rischi oppure no: ovunque c’è il pericolo di ungulati, cervi, cani, ovini e bovini che vagabondano oltre i loro spazi. Le conseguenze? Anche mortali, e non solo per gli animali, bensì anche per gli automobilisti che, presi alla sprovvista, molte volte non riescono ad evitare l’impatto.
La tragedia di ieri avvenuta all’altezza di Ploaghe mette in evidenza, più che mai, il problema: Ciriaco Meloni, 44 anni, medico ortopedico, si è schiantato contro il guard rail centrale a causa di un cinghiale. Niente è stato possibile fare per il professionista sanitario, è deceduto.
Le reazioni. “Gli incidenti a causa di animali vaganti stanno diventando un problema molto grave, le amministrazioni locali e regionali non stiano a guardare e affrontino la problematica, in un paese civile non si può morire così” espone un cittadino, A.A.
“Questi animali liberi di spostarsi come vogliono sono diventati pericolosi sono una mina vagante attraversano la strada all’improvviso mettendo in pericolo la vita di chi si ritrova ad affrontare tale situazione” esprime M.L.
Per la Sulcitana, dopo i numerosi incidenti stradali causati dagli animali selvati che dai monti scendono sino ai paesi in cerca di cibo e acqua, la Regione ha stanziato centinaia di migliaia di euro per contenere il fenomeno. Avvisi sonori sono stati posizionati nei punti più critici che permettono agli automobilisti di essere avvisati della presenza di animali sulla carreggiata e in ultima istanza ai cervi stessi, attraverso l’emissione di segnali sonori di dissuasione che fanno sì di allontanare la fauna selvatica dall’arteria stradale. Imitano i versi di altri animali predatori, che fungono da deterrente all’attraversamento della sede stradale, consentendo di mitigare eventuali collisioni tra fauna e veicoli.












