Un ruolo marginale, ma che gli è costato lo stesso l’iscrizione nel registro degli indagati per concorso esterno. Andrea Cossu, ex giocatore del Cagliari e attuale dirigente della società di Tommaso Giulini, non ha mai fatto parte del sodalizio criminale imbastito da decine di Sconvolts che, oggi, sono stati arrestati e denunciati dalla Digos e dalla polizia. Stando all’accusa, Cossu ha ancora oggi una copia delle chiavi della sede degli Sconvolts, e nella tana della tifoseria rossoblù era, praticamente, di casa. Più volte ha portato “materiale tecnico”, cioè magliette e pantaloncini dei giocatori, utilizzati dagli stessi ultras per fare delle lotterie e guadagnare soldi. E, con il suo ruolo, ha fatto da tramite tra associati e tesserati del Cagliari in più di un’occasione. Ma sono soprattutto le donazioni di maglie e pantaloncini dei giocatori rossoblù ad aver portato nelle tasche degli Sconvolts coinvolti nell’inchiesta un bel po’ di soldi.
Accuse tutte da dimostrare, con il gup che non ha accolto la richiesta del pm di interdire Andrea Cossu dal ruolo di dirigente del Cagliari Calcio.










