La notizia più attesa per Amina Milo e la sua famiglia è arrivata: dopo 113 giorni di prigionia l’italiana 18 enne di origini Kazake è stata scarcerata. Detenuta ad Astana con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti, la giovane adesso è libera. La notizia è stata data dal suo avvocato con poche e confortanti parole: “Amina Milo è stata prosciolta dalle accuse a suo carico. Amina è libera”.
“Ci sono stati momenti drammatici – ha dichiarato Amina all’Ansa dopo la sua scarcerazione – durante la mia prigionia. Ora non vedo l’ora di tornare in Italia”.
Amina vive a Lequile, in provincia di Lecce, e la scorsa estate era partita con la madre per il Kazakistan per andare a trovare dei parenti. Il 2 luglio era stata fermata dalla polizia mentre era fuori con gli amici, e due giorni dopo è stata portata con l’inganno dai poliziotti in un appartamento. Da lì è iniziato il dramma di Amina: dopo essere stata torturata per 16 giorni ed imprigionata, era stato chiesto anche un riscatto di 60 mila euro alla famiglia. La 18enne, finalmente libera, potrà tornare a casa fra qualche giorno, dopo aver testimoniato in tribunale circa le torture subite durante la prigionia.













