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Allarme sicurezza nei pronto soccorso: servono più presidi di polizia negli ospedali

Lettera aperta di Angelo Sifrido Mancin: "Le guardie giurate sono costantemente bersaglio di persone sempre più aggressive"

di Carolina Mocci
13 Marzo 2025
in il-diavolo-sulla-sella, sardegna

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Allarme sicurezza nei pronto soccorso: servono più presidi di polizia negli ospedali
La lettera aperta di Angelo Sifrido Mancin, esponente del settore della vigilanza privata in Italia, impegnato nella sensibilizzazione sulle problematiche riguardanti le guardie giurate:
“Sono innumerevoli aggressioni che ormai quotidianamente ci vengono riproposte dalla TV e dai vari quotidiani, che coinvolgono le Guardie Giurate nello svolgimento del loro servizio nei vari ospedali e pronto soccorso. Aggredite e prese a pugni in ospedale, negli uffici postali, molestate e picchiate nello svolgimento del proprio lavoro: le guardie giurate sono costantemente bersaglio di persone sempre più aggressive, delinquenti, maniaci, ubriachi e drogati. TV e quotidiani ne parlano quotidianamente: in passato negli ospedali c’erano i cosiddetti presidi fissi di polizia. In base ai dati del 2022 forniti dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS), risulta che, su 1.400 ospedali italiani, 615 hanno il pronto soccorso: 278 hanno il pronto soccorso in una struttura di base, 243 in Dea (Dipartimenti di emergenza urgenza e accettazione) di primo livello e 94 in Dea di secondo livello. Ad oggi sono 189 i presidi di polizia già attivi o di imminente attivazione nelle strutture ospedaliere, secondo la “fonte Ministero dell’Interno dell’8 marzo 2023”. Infatti, il Posto Fisso di Polizia istituito a partire dal mese di aprile 2023, oltre alla consueta apertura infrasettimanale mattutina e pomeridiana, a titolo sperimentale, per alcuni giorni della settimana, diverrà operativo anche nella fascia oraria serale, almeno sino alle ore 23. Ciò consentirebbe di mantenere una più costante presenza della Polizia, a disposizione dell’utenza e dei Sanitari, nell’ottica di garantire una maggiore sicurezza unitamente ai sistemi di sorveglianza privata già in atto, che operano nell’arco delle 24 ore. Così facendo, però, la presenza del presidio di polizia a malapena garantirebbe la fascia oraria dalle 8 alle 23, lasciando così scoperte le ore notturne nelle quali si registrano maggiori casi di aggressione.
È quindi necessario considerare ulteriori misure e potenziamenti per assicurare una copertura adeguata e una protezione continua, 24 ore su 24, nelle strutture ospedaliere. Infatti, se vogliamo dirla tutta, l’ordine pubblico spetta alle FF.OO., non è competenza delle Guardie Giurate, infatti, l’attività di quest’ultime è finalizzata esclusivamente alla prevenzione dei reati attraverso un efficace atteggiamento deterrente, non repressivo nei confronti di chi commette il reato, come spesso e volentieri viene ribadito da più parti. Poiché in caso di emergenza, la Guardia Giurata che presta servizio nei Pronto Soccorso non può intervenire fisicamente per bloccare una persona pericolosa che minaccia l’incolumità di operatori sanitari o pazienti, non può esercitare la forza su alcun soggetto, non può bloccare, fermarti, picchiarti, usare violenza. Può invece chiamare le forze di polizia per informare di un presunto reato e collaborare con loro per mantenere la sicurezza nell’area di competenza. Gli unici casi in cui la guardia giurata può intervenire in prima persona sono quelli previsti dalla legge anche per i comuni cittadini e cioè: reagire con la forza nel caso di legittima difesa e procedere all’arresto se c’è flagranza di reato per un delitto perseguibile d’ufficio. Spero che queste preoccupazioni vengano prese in seria considerazione per migliorare la sicurezza e la protezione delle Guardie Giurate e di tutto il personale ospedaliero”.
Tags: aggressioniguardie giuratesicurezza
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