Capoterra città turistica? Non sembrerebbe: alghe, immondizia e uffici chiusi nel litorale e l’opposizione intona “requiem per la Maddalena spiaggia, così tanto frequentata 2 anni fa, anche se in piena pandemia, si trova, oggi, in stato di abbandono” osservano Silvano Corda e Francesco Dessì. Primo giorno ufficiale di bel tempo, dopo la tempesta è arrivato finalmente il sereno e numerosi cittadini si sono riversati in spiaggia per il primo tuffo. Sebbene, però, le nuvole siano solo un brutto ricordo, ciò che intimorisce i bagnanti non sono più i colpi di coda di una stagione decisamente piovosa bensì “la spiaggia pressoché abbandonata”. Numerose le telefonate ricevute dai consiglieri di opposizione che, giunti sul posto, hanno verificato di persona quanto segnalato dai bagnanti malcontenti.
“Le foto pubblicate sono l’immagine simbolo del degrado e dello stato di trascuratezza e incapacità amministrativa in cui versa il lido. Il verde pubblico non curato, cartacce e bottiglie di vetro disseminate ovunque, lo stabilimento comunale e l’ufficio turistico sono chiusi, la Maddalena spiaggia ha perso il suo splendore e il suo decoro. La tanta decantata città turistica negli slogan del sindaco Garau continuano a rimanere solo parole. Lo stato di sconcerto da parte dei capoterresi e dei turisti per l’incuria in cui versa il litorale coinvolge anche le sue attività commerciali quali bar, pizzerie e ristoranti. Le immagini raccolte simboleggiano una corsa interrotta e un rilancio del lido tutto in salita, dovuto all’inconcludenza e incompetenza dei due anni della Giunta Garau. Capoterra sta perdendo così il suo enorme potenziale turistico e la sua capacità di attrazione” spiegano Corda e Dessì.











