Alessio Congia è un pizzaiolo cagliaritano molto conosciuto, gestisce da tanti anni una storica pizzeria a Fonsarda, in via dei Donoratico. Dopo un mese di chiusura per dribblare il virus ora è “costretto” a riaprire e il perché lo spiega in una lettera aperta a Casteddu Online che di fatto è la stessa voce disperata di altre centinaia di ristoratori sardi: “Siamo chiusi dal 12 marzo, riapriamo in quanto abbiamo avuto un massacro tra bollette di energia elettrica acqua e affitti telefoni: i dipendenti devono mangiare, io ho 2 figli minori e non posso sperare che un domani ci aiutino e se ci aiutino…..le spese corrono..e il dovuto… è da dare… Non fa una piega ….il consulente che prepara le buste paga con 5 dipendenti da pagare…il commercialista è da pagare e gli f 24 dipendenti da pagare. Nel frattempo non ho visto e sentito nessuno delle autorità competenti per aiuti economici o di prima necessità come tutti i cittadini abbiamo bisogno ..nonostante abbia inviato tutto all’Inps e al Comune. Nonostante tutte le chiamate all’Inps per ore e ore, tra moduli da compilare e richieste di aiuti economici fatti …tutto ok ok fatto ….ma niente di niente …neanche calcolato …i miei figli devono mangiare io non guadagno come Conte o altri politici che hanno lo stipendio sicuro. Ho bambini di due anni e mezzo e di 4 anni, io devo comprare il latte e dar mangiare a loro …Non posso dirgli: aspettiamo il sussidio se mai arriverà dello Stato…. quindi dopo una dura decisione..si è arrivati alla dura conclusione che io il 24 aprile 2020 devo obbligatoriamente aprire controvoglia con tutti i rischi che si corrono con i nostri rider per consegnare in ospedali nei reparti a rischio e nelle case dove i clienti stessi affermano di essere in quarantena o positivi …con il rischio che il rider venga contagiato e contagi anche noi in pizzeria …e considerando che mia moglie lavora con me in pizzeria e i bambini non possiamo lasciarli da nessuna parte e quindi anche loro sono a rischio e pericolo di contaminazione …insomma una vera dittatura ed estorsione delle partite Iva…niente soldi lavorare e lavorare…come schiavi dalla società per ingrassare la classe politica. Se io già non stavo lavorando quindi zero incassi ( niente guadagni) come posso comprare vetri in plexiglass per la cassa dove prendere ordinazioni, mascherine adeguate anti covid 19, taglia corsie per delimitare la clientela alla cassa o nei tavoli, termometri digitali e mascherine e visiere con vetro …e una persona come richiesta per misurare temperature e dati dei clienti al momento del loro ingresso in pizzeria …chi paga questo dipendente fisso a rilevare questi dati? Comunque ok ora basta, andiamo a lavorare”, lo sfogo accorato di Alessio Congia.












