di Alessio Aresu
Sono padre, marito e figlio: è mortificante dover sperare ogni giorno nello squillo di un numero sconosciuto e di un possibile contatto via email. Io ho 40 anni, una fascia d´età dimenticata da tutti, un limbo per il quale non esistono incentivi, sia io che mia moglie lottiamo per un lavoro, ma niente. Io ormai sono anni che non vengo contattato,tranne per qualche lavoro in nero ovviamente, mia moglie passa un mese al lavoro e sei a casa, in balia delle agenzie interinali che se non lavori 12 ore ti mettono in pausa riflessiva, tutte le nostre formazioni vengono ogni giorno buttate nel cestino. Non serve essere professionale, tra falsi tirocini, assurdi incentivi a giovani invece di promuovere lo studio e la formazione universitaria.Non comprendo perchè un padre di famiglia,con moglie precaria, mutuo,e un isee minimo e una disoccupazione di anni, non possa avere incentivi per le assunzioni.
Tutti passano davanti: o hai l´aiutino o stai a casa, e vedo quei pochi risparmi calare sempre più. I giovani possono godere di un tetto,di una famiglia, noi viviamo con la paura e l´ansia di perdere tutto. Possibile che a nessuno freghi della nostra fascia d´età? Ho amici che non si sposano così hanno più aiuti statali,e io e mia moglie sempre li ad essere gli ultimi e vivere con la speranza di un lavoro magari che non ti tiri via l´anima facendoti lavorare senza essere pagati per le ore fatte, sfruttati e in nero..tanto..si sa come si dice..tutti sono utili nessuno è indispensabile, tanto ci son sempre coloro che non hanno famiglia e giovani che possono essere sfruttati facendoli lavorare tutto il giorno,sottopagati,sfruttati ..perchè per loro le priorità di certo non son quelle di dover dare da mangiare a un bambino,o mantenere casa…. Provate a chiedere come si sente uno che cerca il lavoro da tempo,non a chi l´ha perso da poco (che avrà anche lui incentivi per essere assunto),almeno potrà contare sulla disoccupazione. Chiedetegli come si sente,ll´ansia..lo sconforto.. date attenzione.a queste persone, tutti a pensare ai giovani,che hanno tutto il tempo per lavorare,per non parlare di tutti gli altri…












