Al parco della Giara tanti nuovi zoccoletti che corrono a briglia sciolte nella natura selvaggia: 130 nuovi nati, buffi e sempre in movimento, i piccoli cavallini sono l’attrazione del momento.
I movimenti sono ancora incerti e la voglia di giocare certo non gli manca: ecco i puledrini della Giara che, secondo le stime, sono ben 130 circa. A raccontare la meravigliosa vita che si snoda nel vasto territorio protetto e incontaminato sono le guide che accompagnano i turisti alla scoperta della caratteristiche principali del territorio: “Secondo il censimento del 2025, sono nati circa 130 puledrini. Può sembrare solo un numero, ma dietro ognuno di quei piccoli ci sono scene che conosciamo bene: zoccoli incerti che imparano a stare in equilibrio tra le pietre, fianchi esili che si muovono tra la vegetazione, madri attente che guidano i primi passi nei silenzi della Giara.
Alcuni li abbiamo intravisti al tramonto, altri li abbiamo seguiti con discrezione da lontano. Ogni incontro è stato un racconto a sé, un frammento di quella vita selvaggia e libera che da sempre ci affascina.
E oggi, condividere con voi quel “130” è un po’ come aprire un album di famiglia”.
Ammirati e salvaguardati, i cavalli della Giara si confermano come i protagonisti di quel posto che sembra essere rimasto fuori dal mondo e la nuova leva non smette di sorprendere e incuriosire per quella dolcezza che solo i cuccioli riescono a trasmettere.
I movimenti sono ancora incerti e la voglia di giocare certo non gli manca: ecco i puledrini della Giara che, secondo le stime, sono ben 130 circa. A raccontare la meravigliosa vita che si snoda nel vasto territorio protetto e incontaminato sono le guide che accompagnano i turisti alla scoperta della caratteristiche principali del territorio: “Secondo il censimento del 2025, sono nati circa 130 puledrini. Può sembrare solo un numero, ma dietro ognuno di quei piccoli ci sono scene che conosciamo bene: zoccoli incerti che imparano a stare in equilibrio tra le pietre, fianchi esili che si muovono tra la vegetazione, madri attente che guidano i primi passi nei silenzi della Giara.
Alcuni li abbiamo intravisti al tramonto, altri li abbiamo seguiti con discrezione da lontano. Ogni incontro è stato un racconto a sé, un frammento di quella vita selvaggia e libera che da sempre ci affascina.
E oggi, condividere con voi quel “130” è un po’ come aprire un album di famiglia”.
Ammirati e salvaguardati, i cavalli della Giara si confermano come i protagonisti di quel posto che sembra essere rimasto fuori dal mondo e la nuova leva non smette di sorprendere e incuriosire per quella dolcezza che solo i cuccioli riescono a trasmettere.













