Il Bingo Palace di via Calamattia chiude, sullo sfondo c’è una vicenda prettamente giudiziaria ma, anche, il futuro di una sessantina di lavoratori. Andrea Cirina, 45enne cagliaritano, è uno di quelli: “Ho lavorato nella sala dal 2010, facendo il banconiere. Sono cresciuto molto professionalmente, qui ho conosciuto la mia attuale compagna. Abbiamo tre figli e adesso non ci sono più due stipendi sicuri. Facciamo affidamento a chiunque possa darci una mano, abbiamo bisogno di lavorare”, afferma Cirina.
“Uno deve essere libero di poter esercitare l’attività che meglio ritiene, senza nessun tipo di limitazioni. Sono sempre stato onesto, non ho mai estorto nulla o fatto attività illegali”, dice, riferendosi alle polemiche legate a chi dice che una sala bingo porti solo distruzione e rovina, creando “drogati” del gioco. “Questa azienda era considerata una delle più importanti di Cagliari. Voglio continuare a battere, battere e battere affinché possa legittimamente aspirare a una vita fatta di lavoro”.











