Agenzie di viaggi in crisi a Cagliari, chiude “I viaggi di Litta”

Decretato il fallimento: con Internet le agenzie di viaggio sono sempre più in difficoltà


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Cagliari, l’agenzia “I viaggi di Litta”, chiude definitivamente i battenti. Lo scorso 19 novembre il Tribunale di Cagliari ha dichiarato il fallimento della Sisl srl, con sede nel capoluogo sardo, società a cui facevano capo una cinquantina di agenzie di viaggi in tutta Italia, di cui la maggior parte affiliate e le altre in franchising. Un incubo cominciato nel 2010 con l’accusa di un’ex affiliata del network di truffa aggravata e associazione a delinquere, poi l’archiviazione per “totale assenza di reato”, e la ripresa dell’attività che però dopo due anni è fallita. “Abbiamo fatto di tutto per salvare la società – spiegano i titolari – ma non ce l’abbiamo fatta: il danno di immagine è stato troppo, e per giunta le banche non ci sono venute incontro”. Una situazione che evidenzia anche la crisi del settore: sempre meno persone si possono permettere un viaggio, e chi decide di farlo spesso prenota online, senza rivolgersi ad un’agenzia.

 

Un calvario durato sei anni.  Tutto è cominciato il 19 marzo 2008, con l’irruzione della Guardia di Finanza nella sede cagliaritana del network di viaggi: computer e faldoni requisiti, e indagine avviata dopo l’accusa di truffa aggravata e associazione a delinquere basata sui termini del contratto di affiliazione che gli affiliati sottoscrivevano con Viaggi di Litta. Dopo due anni l’esito del giudice che ha disposto l’archiviazione, richiesta dal Pubblico Ministero per “la totale assenza del reato ipotizzato”.  Dal 22 giugno 2010 i titolari hanno ripreso a lavorare con mille difficoltà: un calo drastico delle agenzie affiliate e di clienti che ha comportato l’inevitabile licenziamento dei dipendenti e un continuo cambio di sedi, da via Cocco Ortu a via Pergolesi. Fino alla chiusura per fallimento disposta dal Tribunale di Cagliari. Nella sentenza del 19 novembre, depositata in cancelleria il 24 novembre, i giudici della sezione fallimentare hanno accertato debiti pari a oltre 1 milione 446mila euro, di cui più di 1 milione e 100mila nel confronti di Equitalia. Un situazione di difficoltà economica impossibile da superare: secondo il consulente tecnico d’ufficio, Alberto Picciau, per estinguere solo il debito con Equitalia, “sarebbero necessarie 72 rate mensili da 15.277 euro a cui devono aggiungersi gli interessi di dilazione”. “Un’esperienza terrificante – aggiungono i titolari della società – che stiamo cercando di superare con una nuova avventura sempre nel settore del turismo: ora lavoriamo come tour operator per ‘Amei viaggi’, con cui promuoviamo il nostro territorio”.


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