I soldi per riqualificare via Fermi, terra abbandonata da anni dove svettano due capannoni, quelli della defunta Franz mobili, pieni di amianto? Ci sono già: “Per le operazioni di bonifica spenderemo circa 250mila euro”, annuncia Giammaria Meloni, ingegnere e curatore dell’operazione per conto della società privata Franzcom. È lui, in esclusiva su Casteddu Online, a spiegare cosa nascerà in quelle migliaia di metri quadri accanto al viale Marconi, a Quartu: “Il Comune avrà la palestra in gestione, nell’altro capannone aprirà una realtà commerciale. Non sarà un ristorante”. E, con la dicitura di media struttura di vendita, il campo si restringe. Un supermercato, un megastore, un negozio specializzato. Bocche cucite, sinora, ma ci sono già trattative “con quattro società”. E non è detto che anche qualche altra realtà potrebbe farsi avanti già nei prossimi giorni. “Una struttura simile porterà lavoro, almeno 40-50 posti nuovi”. Mica poco, vista la crisi e la fame di occupazione che c’è. Meloni, da esperto ingegnere, scandisce i tempi: “La risposta dalla Regione arriverà al massimo entro sei mesi”. Poi, il doppio ma facile snodo dell’ok in commissione Urbanistica e Consiglio comunale, molto dipenderà dalla calendarizzazione della pratica. L’ok della Giunta Milia è già realtà da più di due giorni. “A quel punto, in otto mesi riusciremo ad abbattere i vecchi capannoni, compiere le operazioni di bonifica e costruire palestra e area commerciale”.
Altri dettagli vengono forniti dal Comune quartese: ” È la prima volta che a Quartu si applica una soluzione urbanistica molto innovativa come quella del Programma di riordino urbano, prevista dalla legge 8 del 2015: una procedura che consente la riqualificazione degli ambiti fortemente degradati anche in deroga allo strumento urbanistico generale, riportandoli in utilizzo”, spiega l’assessore all’Urbanistica, Aldo Vanini. “Grazie a questo strumento è stato possibile riconvertire un’area che il vecchio Puc, non ancora adeguato al Ppr, destinava ad attività artigianali ed industriali estremamente impattanti, non più idonee ad una collocazione all’ingresso della città”, prosegue l’assessore. “Nell’intervento di riqualificazione previsto invece trova spazio una diversa filosofia di utilizzo, con un dimezzamento delle vecchie volumetrie ed una destinazione del 25% di queste alla parte pubblica, di cui una porzione sarà mantenuta libera come fascia di rispetto a ridosso del rio Is Cungiaus per le necessarie opere di manutenzione idraulica ed ambientale. La restante porzione”, continua l’assessore, “consiste nella cessione di un fabbricato già esistente che sarà interamente ristrutturato e riconvertito ad impianto sportivo di proprietà comunale. Stiamo parlando di circa 7000 metri quadri compreso l’incremento per sopraelevazione necessario a norma di legge per l’omologazione ad uso sportivo. Infine, cosa non meno importante, è prevista una importante riduzione delle superfici impermeabili e la rimozione di oltre 5500 metri quadri di amianto deteriorato, una potenziale bomba per la salute all’ingresso della città che verrà smaltita in sicurezza”.










