Ad Ales, uno degli ultimi impegni pubblici di Pinuccio Sciola

Il 27 febbraio scorso non era voluto mancare all’appuntamento di Ales con la cerimonia di premiazione di pittura promossa dalla casa Natale Antonio Gramsci, riservato ai detenuti delle carceri. Sciola aveva presieduta la giuria incaricata di valutare le opere


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Ad Ales, il 27 febbraio scorso, uno degli ultimi impegni pubblici di Pinuccio Sciola
 
 
Pinuccio Sciola il 27 febbraio scorso non era voluto mancare all’appuntamento di Ales: la cerimonia di premiazione del Premio di pittura Peppinetto Boy ”Gramsci visto da dietro le sbarre” promosso dalla Associazione Casa Natale Antonio Gramsci e riservato ai detenuti delle carceri italiane, cerimonia a cui aveva partecipato anche il ministro della giustizia Orlando. Sciola aveva presieduto la giuria incaricata di valutare le opere e lo aveva fatto con grande slancio e generosità. Alberto Coni, presidente dell’Associazione Casa Natale Antonio Gramsci, rivela : “ Pinuccio Sciola ha subito accettato di presiedere la giuria. A lui, sempre vicino agli ultimi, quella iniziativa era piaciuta ed era poi rimasto particolarmente stupito dal grande numero delle opere in concorso, oltre cento, arrivate da tutta Italia”. Alberto Coni poi ricorda : “Ad Ales, il 27 febbraio scorso, giorno della cerimonia della premiazione, intervenendo per annunciare i nomi dei premiati, Sciola aveva confessato l’imbarazzo suo e degli altri giurati a scegliere i lavori da premiare. Secondo il suo parere le opere avrebbero infatti meritato un uguale riconoscimento, perchè, considerate le limitazioni e l’assenza di risorse adeguate, legate al regime carcerario, rivelavano un impegno, fantasia e sforzo tecnico fuori dal comune”. “ L’Associazione Casa Natale di Antonio Gramsci di Ales, afferma ancora il presidente Alberto Coni, serberà per sempre il ricordo di Pinuccio Sciola, un grande artista, ma sopratutto una grande e generosa persona”.
 
 
 


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