“Abbanoa umilia i lavoratori con una mancia da 1000 euro”: un riconoscimento simbolico in cambio della rinuncia a oltre quindici anni di lavoro in mansioni superiori mai riconosciute. La denuncia di Sorgia: “Altro che svolta”.
“La nuova governance di Abbanoa si presenta ai lavoratori con una proposta indecente: un riconoscimento simbolico di 1000 euro in cambio della rinuncia a oltre quindici anni di lavoro in mansioni superiori mai riconosciute. È una presa in giro”.
Così il consigliere regionale Alessandro Sorgia commenta la comunicazione recentemente inviata da Abbanoa ai propri dipendenti, nella quale l’azienda propone la firma di un accordo sindacale che prevede il riconoscimento del livello superiore ma la rinuncia a qualsiasi pretesa economica pregressa.
“Si tratta di una proposta irricevibile – prosegue Sorgia – che mortifica la dignità di centinaia di lavoratori che per anni hanno garantito continuità ed efficienza al servizio idrico integrato in Sardegna, pur senza essere mai stati formalmente inquadrati come previsto dal contratto collettivo. Ora, con un colpo di spugna e una ‘mancia’, la società vorrebbe chiudere ogni contenzioso e archiviare il passato”.
Il consigliere ha quindi depositato una interrogazione rivolta alla Presidente della Regione Alessandra Todde e all’Assessore dei Lavori Pubblici per chiedere conto della situazione: “La Presidente Todde, solo pochi mesi fa, aveva annunciato a gran voce la nascita di una ‘nuova Abbanoa’, più trasparente e attenta ai diritti dei lavoratori. I fatti ci raccontano l’esatto contrario: un’offerta umiliante, che non tiene conto delle professionalità e che rischia di aggravare ulteriormente il clima interno all’azienda.”
Sorgia chiede che la Regione promuova un tavolo di confronto tra Abbanoa, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti istituzionali: “Serve un confronto serio, non operazioni di maquillage. I lavoratori meritano rispetto, non elemosine”.













