Abbanoa non ci sta ad incassare le accuse dei volontari di Simaxis e, dopo l’attacco, passa alla controffensiva fornendo la propria versione dei fatti. La società che gestisce il servizio idrico integrato respinge con decisione le contestazioni sollevate dall’associazione Soccorso Volontari Simaxis ODV, che nei giorni scorsi aveva denunciato il blocco dei propri fondi e la conseguente paralisi delle attività di assistenza.
Secondo Abbanoa, le responsabilità della vicenda sarebbero da attribuire esclusivamente ai titolari dell’utenza. «Non è vero che sono stati fatturati consumi antecedenti al loro utilizzo – chiariscono dalla società –. Sono stati loro stessi ad attestare il subentro da dicembre 2019». Una dichiarazione, aggiunge Abbanoa, formalizzata solo a novembre 2024, quasi cinque anni dopo l’effettivo inizio, quando ormai non era più possibile applicare la prescrizione dei consumi. «Il Regolamento del servizio idrico integrato – spiegano – non prevede la prescrizione in caso di mancata voltura nei tempi dovuti. I titolari erano già stati informati di questo aspetto».
Respinta anche l’accusa di aver colpito l’associazione nel pieno delle ferie estive, impedendole di difendersi. Abbanoa ricostruisce la sequenza degli atti: un primo sollecito a gennaio, seguito a marzo dalla costituzione in mora e a luglio dall’ingiunzione fiscale. «Di norma il pignoramento scatta dopo 30 giorni – sottolineano –. In questo caso, proprio perché c’era di mezzo il periodo festivo, si è proceduto dopo due mesi, senza che il cliente abbia mai presentato opposizione».
La società ribadisce infine di essere disponibile al dialogo per individuare una soluzione, ma allo stesso tempo difende la legittimità delle proprie azioni. «Le regole valgono per tutti – fanno sapere da Abbanoa –. Non si tratta di scelte arbitrarie, ma di applicazione delle norme che disciplinano il servizio».













