A Sorradile le donne sarde si uniscono per dire NO alla violenza

Nel silenzio si nasconde, molto spesso, il dramma di chi soffre e subisce, di chi paga con la violenza e spesso con la vita l’orrore delgi uomini quando smettono di essere tali. Le donne di tutta l’Isola si uniscono per dar voce a tutte le vittime di violenza sabato 26 novembre nel piccolo centro del Barigadu.


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Nel silenzio si nasconde, molto spesso, il dramma di chi soffre e subisce, di chi paga con la violenza e a volte con la vita l’orrore degli uomini quando smettono di essere tali. Le donne della Sardegna si riuniscono per dare voce a tutte le donne del mondo, vittime della violenza. 

Sorradile, uno dei più piccoli centri dell’isola, apre le sue porte per accogliere migliaia di persone che si daranno appuntamento in occasione di “Note rosa – Donne per le donne”, una grande maratona di musica, spettacolo, tradizioni con testimonianze di persone che hanno vissuto il dramma della violenza e avranno modo di offrire momenti di riflessione su un tema delicato e di stretta attualità. 

L’evento, promosso dall’Associazione Folkloristica “Serra Ilighes”, è in programma per sabato 26 novembre, all’indomani della Giornata Mondiale promossa dall’Onu contro la violenza sulle donne. Hanno aderito all’iniziativa, presentata e diretta da Giuliano Marongiu e Roberto Tangianu, tutti i Gruppi folk e le Corali Polifoniche femminili della Sardegna, la cantante Maria Giovanna Cherchi, l’artista internazionale Haiducii (interprete di “Dragostea din tei”) le varie espressioni di un isola che attraverso l’arte, le tradizioni, l’impegno civile e sociale, si racconta. 

<<Note Rosa nasce con l’intento di unire il mondo della cultura e del folklore femminile isolano>> dice Lucia Pes, una delle promotrici dell’evento. <<Vogliamo armonizzare  intelligenze, competenze, volontà e passione al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne>>.

Il grande spettacolo avrà inizio alle ore 16 con musica, danze, canti, ma anche e soprattutto con momenti di riflessione e testimonianze, contributi del Centro Antiviolenza, dimostrazioni di autodifesa, con gli interventi di Nicola Dessì e Annadina Cozzoli. Simboli in ricordo delle vittime del femminicidio saranno sparsi in tutto l’abitato, nelle piazze e le vie saranno allestiti stand espositivi di vario genere e mostre fotografiche a cura delle donne.


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