I Riformatori. “La Laguna di Santa Gilla può dare 430 posti di lavoro e un indotto importante”.
Potrebbero nascere ittiturismi, ristoranti e nuovo vigore al mercato ittico.
Un piano per la valorizzazione della laguna di Santa Gilla è stato presentato oggi in una conferenza stampa dal candidato sindaco dei Riformatori Pierpaolo Vargiu, da Piero Aldo Liori e Alessandra Puddu della lista Metropolis, e da alcuni rappresentanti delle cooperative dei pescatori.
“#CA_mbia CA_gliari e la Lista Metropolis oggi propongono un altro dei siti abbandonati della città,” ha detto Pierpaolo Vargiu candidato sindaco dei Riformatori “La Laguna di Santa Gilla è un posto meraviglioso con 4 mila ettari a disposizione dello sviluppo economico della città. Oggi noi facciamo un ragionamento con la Lista Metropolis e con Piero Aldo Liori e Alessandra Puddu nostri candidati, che ci dicono che il problema di questa nostra città è sempre lo stesso: il lavoro. Quindi riuscire a produrre nuove opportunità, nuove buste paga, nuova occupazione e qui c’è la possibilità di lavorare per pescatori con un piano che consentirebbe di dare occupazione a 430 unità lavorative. A questo si aggiungerebbe un indotto importante nel’ittiturismo, nella ristorazione e nel commercio del mercato ittico ma anche nella ricerca scientifica.”
I riformatori puntano dunque sulla Laguna di Santa Gilla che considerano un vero tesoro produttivo e naturalistico: “vogliamo dire la nostra, coniugando la pesca e il pescato al comparto turistico e quindi a quei flussi di visitatori” ha spiegato Piero Aldo Liori “a quei target per i quali la Sardegna costiera e marino balneare rappresenta ancora una delle mete turistiche più prestigiose del mondo. Attualmente, con una superficie totale di 4114 ettari, quello di Santa Gilla è il più esteso e importante tra le lagune cagliaritane. L’area del parco della laguna si estende invece per 2.940 ha. I comuni le cui superfici sono ricomprese in tale ambito lagunare sono: Cagliari, Assemini, Capoterra ed Elmas. Nella laguna lavorano in totale circa 100 pescatori, ma potenziando e valorizzando il compendio dal punto di vista produttivo è possibile che le unità impiegate possano giungere al numero di 400, più altri 200 lavoratori dell’indotto”.
Diverse cooperative sono attive da anni nel compendio di Santa Gilla, impegnate in attività di allevamento ittico, pesca di prodotti lagunari, ittiturismo e pescaturismo.
Per i riformatori è importante recuperare e valorizzare anche il patrimonio storico-culturale della Laguna e della pesca artigianale recuperare e far rinascere la struttura dedicata a “Museo della Laguna” e punto ristoro ittituristico, di proprietà della Regione Sardegna, presenti nell’area del Consorzio, recuperare e valorizzare le strutture.











