L’encomio ufficiale nella pagina Facebook del liceo fa ben capire quanto Fabio Ligas fosse amato non solo dagli studenti, ma anche da tutti i colleghi e collaboratori, sino ad arrivare ai piani alti, del liceo classico Motzo di Quartu: “Oggi è una giornata di lutto per la nostra comunità, abbiamo perso un amico, un collega, una persona insostituibile, un gran signore. Fabio era un uomo buono, un lavoratore infaticabile, sempre sorridente, generoso e disponibile con tutti. Ci mancheranno la sua ironia e la sua sensibilità. Ciao generale”. Ligas è stato stroncato da una peritonite: sano come un pesce sino a una decina di giorni fa, quando ha iniziato ad accusare dolori che l’hanno portato al ricovero al Brotzu, nel reparto di Cardioanestesia: “E lì le sue condizioni sono peggiorate”, racconta la più piccola delle sue figlie, Ludovica. La peritonite, diventata acuta, ha portato poi a un peggioramento continuo, giorno dopo giorno. Ieri sera il decesso all’ospedale, la notizia della morte è arrivata tra i corridoi e aule della scuola di via Don Sturzo al suono della prima campanella. E le centinaia di studenti abituati a scambiare ogni giorno quattro chiacchiere con Fabio si sono stretti in un silenzio, quasi surreale, e nel dolore. “Era un’istituzione, la nostra istituzione”, dice il dirigente scolastico Massimo Mocci: “Fabio era con noi sin dal primo giorno dell’esistenza della scuola, nel 2009. Sapevamo sempre di poter contare su di lui per qualunque cosa e godeva della nostra piena fiducia. Si tratta di una morte improvvisa”.
O quasi. Dieci giorni fa le prime avvisaglie di un male che, alla fine, l’ha portato via ad appena 57 anni: “Papà non aveva mai avuto problemi di salute. Aveva fatto il collaboratore scolastico in tante altre scuole, prima del Motzo, amava il suo lavoro”. Oltre a Ludovica, anche l’altra figlia Federica e la mamma, Valeria, hanno ricevuto la vicinanza e il calore non solo di tutto il liceo ma anche della comunità cristiana evangelica. Il funerale di Fabio “Generale” Ligas sarà domani, venerdì 21 ottobre, alle 15, nella chiesa di via Cagliari.












