Feste in maschera e le stesse maschere vietate, anche a Quartu, anche nell’istituto comprensivo di via Fieramosca. C’è la circolare della dirigente scolastica Aurelia Orrù, con tanto di spiegazione: “Vista l’attuale situazione emergenziale, non sarà possibile organizzare feste in maschera nelle classi dell’istituto. Il Covid-19 purtroppo non si fermerà con il Carnevale e, con il buon senso, ai può condividere il fatto che trombette, spray, stelle filanti, frittelle, o altri alimenti da condividere, non sono compatibili con le misure di sicurezza e possono diventare un’occasione di contagio. Sono certa che il personale si impegnerà per trovare il modo di festeggiare in maniera alternativa, senza mortificare l’entusiasmo e la vivacità, soprattutto quello dei nostri piccolissimi alunni e delle nostre piccolissime alunne”. Un provvedimento che fa storcere il naso a Silvia Serra. Ha cinquantuno anni e suo figlio frequenta la quinta elementare. La donna, che ha contattato la nostra redazione, si è sfogata anche su Facebook.
“Sono la mamma di un alunno che frequenta una scuola che fa parte dell’istituto comprensivo numero 5 di Quartu Sant’Elena. Scrivo per segnalare un provvedimento adottato dalla Dirigente della scuola e diffuso con circolare. Dopo 2 anni di pandemia, dopo tutti i provvedimenti restrittivi che hanno fortemente limitato la serenità dei nostri bambini, che hanno seguito alla lettera tutte le indicazioni imposte dalla emergenza sanitaria, oggi viene a loro vietato di indossare le mascherine nel giorno di Giovedì Grasso. Domani, si legge nella circolare, non saranno ammesse feste dentro i locali scolastici . Il che si comprende, come si comprende l’esigenza di evitare condivisione di alimenti e l’uso (vietato da tempo, però) di trombette e fischietti e spade e coriandoli. Invece, con zelo che sfugge ad ogni valutazione scientifica, è proprio vietato a tutti i bambini del circolo didattico (dalla materna alle elementari) di indossare la maschera di Carnevale perché chissà cosa potrebbe accadere alla lavagna con indosso la mascherina di Zorro o il vestito di Rapunzel, chissà quante particelle di Omicron volerebbero di qua e di là come coriandoli al vento”, scrive la donna, che bolla anche come “triste” la circolare. “Vietare una maschera ad un bambino a Carnevale dopo 2 anni di pandemia, lasciatecelo dire, svilisce la scuola, svilisce le regole (quelle vere) e lasciano capire che non andrà tutto bene, no davvero!”.











