Settantaquattro contagiati a Quartu Sant’Elena, la curva del virus nella terza città della Sardegna è piatta, da giorni non si registrano oscillazioni. E il sindaco Graziano Milia, al momento, primo giorno di dicembre, non ha intenzione di firmare o avallare nuove restrizioni legate, soprattutto, all’utilizzo delle mascherine in alcune zone: “Non ci sono numeri che ci portino a pensarla diversamente, non credo che adotteremo procedimenti diversi rispetto alle misure nazionali”. Ma il punto di domanda resta lo stesso: “L’uso delle mascherine in alcune zone? Se ci saranno le condizioni, per il momento assecondiamo le misure nazionali e non ne facciamo di straordinarie”. Una scelta opposta rispetto a quella fatta dal sindaco di Cagliari Paolo Truzzu: nel capoluogo sardo le mascherine saranno obbligatorie nei weekend di dicembre e gennaio e nei giorni di festa, dal centro sino al Poetto.
Milia spiega che andranno avanti “le vaccinazioni e il tracciamento con i tamponi. L’hub vaccinale di via Beethoven primeggia in Sardegna ed è tra quelli che funziona meglio in tutta Italia. Abbiamo deciso di tenerlo operativo perché sapevamo che ci saremmo trovati in questa situazione”. Cioè con le terze dosi e, dietro l’angolo, i vaccini per la fascia dai cinque agli undici anni.












