Sono circa tremila, a Quartu, le famiglie che potevano contare sul reddito di cittadinanza. Con il taglio al bonus inventato dai 5 Stelle da parte del Governo Meloni, anche nella terza città della Sardegna c’è preoccupazione per come fare ad aiutare tutti i cittadini rimasti senza il reddito. Certo, è di pochi giorni fa l’annuncio che sarà ripristinato per i nuclei che saranno presi in carico dall’Inps. Ma i tempi potrebbero non essere brevi. Franco Tocco, consigliere comunale e presidente della commissione delle Attività produttive (ricopre anche il ruolo di dirigente regionale del Partito Socialista) ha deciso di mettere nero su bianco tutte le sue critiche e preoccupazioni, con una email spedita alla nostra redazione: “Lasciare indietro chi è rimasto indietro, questa è la politica del Governo Meloni e company. In un periodo Storico dove anche chi è più fortunato e possiede un lavoro arranca per via di una serie di problematiche tra aumenti vertiginosi di bollette , l’inflazione alle stelle con i prezzi sulla spesa alimentare e mutui con tassi d’interesse sempre più alti il Governo pensa bene di colpire senza nessun tipo di preavviso le persone più deboli e in difficoltà utilizzando un metodo sciagurato dell’sms, oltretutto ideato da quei geni dei 5 Stelle quando erano loro al Governo, ancora peggio non prendendosi la responsabilità del fatto ma scaricando alle amministrazioni locali attraverso i servizi sociali, il compito arduo e per certi versi impossibile, non avendo il tempo di studiare prima il problema, di risolvere la situazione di queste povere persone e famiglie. Non a caso, lo si è riscontrato subito da inizio settimana nel nostro Comune e chiaramente pure negli altri, davanti agli ingressi delle sedi dei servizi sociali in molti si sono presentati scatenando di fatto una situazione di panico e presentandosi il doppio delle persone che solitamente vengono assistite, riportandoci a rivivere i tristi momenti in passato che la pandemia da Covid ci aveva fatto vivere”.
“Qui nasce la preoccupazione perché si percepisce quanto questo Governo sia lontano dalla realtà dei territori, dalle difficoltà che le amministrazioni devono affrontare con i servizi sociali ogni santo giorno e quanto sia lontano dai veri problemi che affliggono la popolazioni perché non credo ci voglia una laurea in economia per capire che i servizi sociali insieme alle varie associazioni che operano nel volontariato non riusciranno in alcun modo a fronteggiare e soddisfare le richieste che arriveranno le prossime settimane”.











