A Porto Pino piste per fuoristrada nel bel mezzo delle dune: la denuncia del Grig. “Preziose banquette di Posidonia (Posidonia oceanica) spianate a colpi di ruspa, per la serie “dell’erosione chi se ne frega“”.
La magica spiaggia presa d’assalto ogni anno da migliaia di turisti innamorati della località del Sulcis è oggetto delle attenzioni del Gruppo d’Intervento Giuridico che spiega: “Migliaia di tonnellate di posidonia e sabbia prima rimosse dalla battigia e poi scaricate sulle aree dunali, prima ricoperte di vegetazione pioniera e ora desertificate.
Nell’estate 2023 il GrIG fece constatare la scorretta operazione di rimozione della Posidonia, puntualmente accertata e sanzionata dal Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.
E, per non farsi mancare nulla, ecco l’introduzione di una nuova tipologia edilizia da spiaggia: il “chiosco-palazzetto“, con mega-cubature che farebbero storcere il naso in un’anonima periferia, figuriamoci nel settore – quello meridionale – a più elevata naturalità della spiaggia di Porto Pino”.
Una tutela ambientale “alla rovescia”, “proprio in quello straordinario scenario naturale – scrigno di biodiversità, sede di bianchissime formazioni dunali, fino a oggi esente da deleterie forme di antropizzazione – che un simile scempio avviene a seguito dell’incredibile rilascio di concessioni demaniali che ne stanno causando la trasformazione nell’ennesimo luna-park, dove l’ultima delle preoccupazioni è il rispetto dei luoghi, della loro vocazione e identità”. https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2025/06/04/la-tutela-ambientale-alla-rovescia-porto-pino-santanna-arresi-su/
La magica spiaggia presa d’assalto ogni anno da migliaia di turisti innamorati della località del Sulcis è oggetto delle attenzioni del Gruppo d’Intervento Giuridico che spiega: “Migliaia di tonnellate di posidonia e sabbia prima rimosse dalla battigia e poi scaricate sulle aree dunali, prima ricoperte di vegetazione pioniera e ora desertificate.
Nell’estate 2023 il GrIG fece constatare la scorretta operazione di rimozione della Posidonia, puntualmente accertata e sanzionata dal Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale.
E, per non farsi mancare nulla, ecco l’introduzione di una nuova tipologia edilizia da spiaggia: il “chiosco-palazzetto“, con mega-cubature che farebbero storcere il naso in un’anonima periferia, figuriamoci nel settore – quello meridionale – a più elevata naturalità della spiaggia di Porto Pino”.
Una tutela ambientale “alla rovescia”, “proprio in quello straordinario scenario naturale – scrigno di biodiversità, sede di bianchissime formazioni dunali, fino a oggi esente da deleterie forme di antropizzazione – che un simile scempio avviene a seguito dell’incredibile rilascio di concessioni demaniali che ne stanno causando la trasformazione nell’ennesimo luna-park, dove l’ultima delle preoccupazioni è il rispetto dei luoghi, della loro vocazione e identità”. https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2025/06/04/la-tutela-ambientale-alla-rovescia-porto-pino-santanna-arresi-su/












