Ancora acque agitate tra i banchi del consiglio, maggioranza e minoranza non corrono sullo stesso binario e non mancano accuse e rivendicazioni da parte dell’opposizione che questa volta sottolinea la mancata discussione riguardo le problematiche della città che, generalmente, vengono esposte con le giuste misure durante le sedute nell’aula di piazza Maria Vergine. A rendere noto il dissapore sono Andrea Zucca, Valentina Picciau e Ivano Argiolas, Pauli Monserrato – La Svolta che comunicano: “Martedì 3 ottobre si è consumato per l’ennesima volta dal 2016 un consiglio comunale in cui vengono ignorate le decine di interpellanze e mozioni protocollate da mesi qualcuna anche da anni.
In barba al regolamento comunale, le interrogazioni e le interpellanze sono stati iscritti in fondo all’ordine del giorno, in un consiglio convocato in una sola giornata, per una durata di poco più di due ore, tempo palesemente insufficiente per poter esaurire i punti iscritti.
Violazione anche del testo unico enti locali che prevede una risposta entro i 30 giorni.
Da anni chiediamo venga rispettato il regolamento ma soprattutto vengano rispettati i cittadini e i suoi rappresentanti eletti, che evitano di dare risposte, probabilmente perché consapevoli delle tante mancanze del sindaco e della giunta.
Infatti viene evitato anche di convocare il question time, l’occasione da parte dei cittadini di porre domande all’amministrazione”. I consiglieri concludono affermarmando che “questo comportamento è lo specchio del sindaco, autoreferenziale, e lui si, seduto su quella sedia solo per arrivismo personale che va emarginato. Il cambiamento c’è stato ma peggiorando Monserrato e annullando la democrazia in consiglio”.












