A Cagliari via alla manifestazione anti-militarista: “A Foras”

Il corteo con centinaia di manifestanti è partito attorno alle 11 da piazza dei Centomila: si protesta contro l’occupazione militare in Sardegna, il transito nei comuni e nei porti sardi di armi, ordigni e mezzi bellici


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

E’ partito questa mattina alle 11:30 da piazza dei Centomila il corteo antimilitarista organizzato dal collettivo A Foras. In centinaia si sono dati appuntamento per protestare contro l’occupazione militare della Sardegna, il transito nei comuni e nei porti sardi di armi, ordigni e mezzi bellici. Questi i motivi della protesta che li vedrà protagonisti nella giornata di oggi a Cagliari.

“Il 2 giugno è la festa della Repubblica Italiana che da ormai 70 anni occupa abusivamente ampie porzioni di territorio dell’isola, per devastarlo con il proprio esercito, prestarlo ed affittarlo agli eserciti di mezzo mondo e imprese multinazionali che testano le proprie armi per venderle ai migliori offerenti – spiegano -. Quest’anno il 2 giugno di A Foras sarà dedicato al Mare, all’acqua che bagna la nostra isola e l’attraversa nei fiumi, nei litorali e nelle insenature che disegnano il profilo della nostra terra.

Le coste, i golfi sono il teatro di questa guerra e il luogo di insediamento dei tre poligoni più grandi d’Europa (Capo Frasca, PISQ, Teulada). I porti sono il luogo di attracco e partenza di una miriade di navi militari che si preparano alle esercitazioni o sbarcano i mezzi pesanti che attraversano città e paesi per arrivare ai poligoni di tiro. Centinaia le navi che hanno occupato e occuperanno il porto di Cagliari, Sant’Antioco e Olbia per “Mare Aperto” (Ottobre 2018) e la prossima “Joint Stars” (Maggio 2019); molte di meno invece le navi che prenderanno il largo per trasportare sardi e sarde di ritorno da lavoro o studio, o per viaggiare per il Mediterraneo. Un ossimoro specchio dei tempi nel quale la Sardegna si trova completamente asservita al giogo di Ministero della difesa e della Nato, completamente compromessa nei servizi basilari e nella mobilità dei suoi figli.

Chiediamo al comune di Cagliari, di Sant’Antioco, di Bosa, di Olbia, di Siniscola e alle autorità portuali di prendere posizione ufficialmente contro il passaggio dei mezzi, l’attracco e l’utilizzo da parte dei militari di ampie fette di mare e fiumi per le loro esercitazioni. Non ci facciamo ammaliare dagli accordi truffa firmati da Regione e militari che restituiscono mezza spiaggia al demanio pubblico, nel mentre che gli spazi di addestramento aumentano, senza la possibilità che le istituzioni e i cittadini possano metterci bocca. Da Pula a Muravera, passando per Capo Comino e Prato Sardo dobbiamo impedire che altre porzioni di territorio siano sacrificate alle esercitazioni militari.”

(foto A Foras pagina facebook)