La rivoluzione e i portafogli più gonfi a contorno restano, sinora, due bellissimi miraggi-promesse fatti della Giunta Truzzu ai cagliaritani. Tari più leggera? No, e dopo l’inchiesta di qualche settimana fa del nostro giornale, con vari cittadini che hanno testimoniato il mancato risparmio, arriva la conferma anche da Cittadinanzattiva. Non solo il capoluogo sardo è il Comune più caro di tutta la Sardegna, ma non c’è nemmeno un centesimo di sconto nonostante i conteggi del secco. La promessa, sinora mancata? Chi conferisce meno volte avrà uno sconto in bolletta. Forse, dall’amministrazione comunale si sono scordati di dire da quanto, esattamente, perchè sinora il quantitativo da pagare è identico a quello del 2022: quattrocentodieci euro a famiglia. La Tari meno cara, 296 euro, è a Oristano. In Sardegna, la tariffa è aumentata del 3,5% rispetto al 2022, e a Nuoro in particolare si registra un incremento del 7,6%. È questo il quadro che emerge dalla annuale rilevazione dell’osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. L’indagine sul costo sostenuto nel 2023 per lo smaltimento dei rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia prende come riferimento una famiglia composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri. Insomma, nel mirino degli esperti sono finite abitazioni abbastanza grandi ma occupate da padre, madre, figlio o figlia.
A Cagliari 410 euro nel 2022 e 410 euro nel 2023. Nemmeno un’oscillazione minima, nemmeno pochi centesimi di risparmio per chi riesce a conferire il secco due volte al mese anzichè quattro, spesso tenendosi in casa bustoni ricolmi di rifiuti e, alla lunga, puzzolenti.










