“Centro storico senza bagni pubblici e movida senza controllo: questi sono i risultati”. Opposizione all’attacco contro la giunta Truzzu, dopo le lamentele del comitato di Stampace sull’ultimo episodio legato alla malamovida cafona in centro storico. Una ragazza ha defecato davanti ai passanti e gli avventori dei locali nel corso Vittorio Emanuele II. Intanto il caso dell’inquinamento acustico legato alle notti chiassose nei vecchi quartieri del capoluogo è arrivato anche in consiglio regionale.
“E’ evidente che a Cagliari si è passato dalla percezione dell’insicurezza alla reale insicurezza. Tutti i giorni succede di tutto”, dichiara Fabrizio Marcello, capogruppo Pd, “e questo nonostante abbia istituito l’assessorato alla sicurezza, accompagnato da grandi slogan e annunci di regolamenti. Si vede tutta l’incapacità di gestire la città. Noi come centro sinistra”, aggiunge, “abbiamo proposto più volte la realizzazione dei bagni pubblici (5 in città), abbiamo sollecitato per 3 anni la riapertura dei bagni di piazza Garibaldi e piazza Ingrao. Alla riqualificazione dei luoghi doveva seguire la sistemazione dei bagni pubblico, ma non è stato fatto. Così la movida non governata sta producendo i disastri di questi giorni. Anche perché”, conclude, “le istituzioni abbandonano i ragazzi e non ascoltano le loro esigenze. Così questi si buttano sull’abuso di alcol, sul vandalismo e sulla maleducazione”.
Intanto Michele Ciusa, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ha presentato un’interrogazione in consiglio regionale, per chiedere alla giunta “quali misure intendano porre in essere al fine di esigere un tempestivo intervento da parte del Comune di Cagliari in tutte quelle zone classificate come aree critiche, rammentando che il rumore costituisce un fattore di inquinamento ambientale, di deterioramento della qualità della vita e di potenziale danno per la salute”.









