Un calo di affari stimato di oltre il 50 per cento, che rischia di essere un altro “campanello” della poca voglia dei cagliaritani di uscire di casa o, almeno, di raggiungere i luoghi dove possono crearsi assembramenti. È il caso di piazza Giovanni XXIII. Gianluigi Mura, nell’ultima settimana di attività della sua giostrina (domani è prevista la chiusura dopo due mesi) ha staccato molti meno biglietti del previsto: “Domenica, con i giochi attivi di mattina e di pomeriggio, ho incassato nove euro. Vuol dire che sono venuti cinque bambini, esagerando. Oggi, mercoledì 14 ottobre, sono saliti a dieci, ma sette giorni fa erano non meno di venti”, spiega il giostraio. “Il calo c’è stato, nell’ultima settimana, e non c’entra solo il maltempo: ho visto la piazza vuota, senza genitori con bambini a spasso”. Mura afferma che “c’è paura per i contagi, i numeri sono saliti”. E la “sorpresa” più grande è stata quella dei pochi gettoni venduti soprattutto domenica scorsa: “Ero aperto un paio d’ore di mattina e poi tutto il pomeriggio, sino alle venti”.
Proprio come oggi: “Ho chiuso alle venti, ma sin dalle sedici c’era davvero poca gente in piazza, un deserto. Domani termino i miei due mesi di attività, scade la concessione gratuita del Comune. Spero, magari, all’ultimo, di poterla allungare per altre due settimane, per rifarmi di questi giorni con gli incassi davvero bassi”.









