661° Festa di S.Antioco Martire, il rinnovo della Devozione al Santo al tempo del coronavirus

Lunedì 27 aprile 2020 ricorre la Festa di S.Antioco, la più antica della Sardegna, giunta quest’anno alla 661esima edizione. Niente sfilata della statua del Santo e delle sue reliquie per le vie della città


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Sarà una “Festa Manna” segnata dall’emergenza sanitaria Covid-19 e dalla conseguente impossibilità di celebrare come si conviene il Santo Patrono Massimo di tutta la Sardegna, Antioco Martire: lunedì 27 aprile 2020 ricorre la Festa di S.Antioco (come da tradizione 15 giorni dopo la Pasqua), la più antica della Sardegna, giunta quest’anno alla 661esima edizione. Niente sfilata della statua del Santo e delle sue reliquie per le vie della città, accompagnati da “traccas”, cavalieri e amazzoni, suonatori di launeddas e gruppi folkoristici provenienti da ogni angolo dell’isola. E non si terranno nemmeno le varie manifestazioni religiose e laiche che annualmente si svolgono in occasione della Festa in onore del Patrono della Sardegna.

L’emergenza Coronavirus e le misure di contenimento, infatti, obbligano a compiere scelte difficili ma ponderate, che tuttavia non impediranno ai fedeli di stringersi in un abbraccio ideale, in un momento di pura Devozione: lunedì 27 aprile, infatti, a partire dalle 17, verrà concelebrata una Santa Messa nella Cripta del Santo (Catacombe), dal vescovo della Diocesi di Iglesias Giovanni Paolo Zedda e dal Rettore della Basilica Don Mario Riu, a “porte chiuse” ma trasmessa in diretta tv sull’emittente Videolina: «Questo momento di emergenza sanitaria – commenta il Sindaco Ignazio Locci – ci invita, con maggiore forza e fede, a rinnovare la nostra Devozione nei confronti di S.Antioco Martire, Patrono di Sant’Antioco e di tutta la Sardegna.  La 661° Festa ricade in un periodo fortemente delicato, che ci vede costretti a rinunciare alle abitudini, alla socialità, alla “normalità” quotidiana. E, purtroppo, anche alle usuali celebrazioni che ogni anno ci permettono di avvicinarci al Santo Martire. Questo, però, non ci impedirà di abbracciarci idealmente in preghiera insieme al nostro amato Patrono. La Santa Messa rappresenta l’occasione per sentirci uniti, accanto al Protettore degli antiochensi e dei sardi, rivolgendoci a Lui, medico e guaritore, affinché sostenga la nostra Comunità e l’intera Sardegna. Per ora è prematuro parlare di un’ipotesi di uscita della Statua del Santo anche per una breve processione, su un mezzo a motore, per le strade di Sant’Antioco: con responsabilità dobbiamo essere consapevoli che non dipende da noi, né dalla diocesi. Ci sono delle interlocuzioni in corso e attendiamo sviluppi. Ciò che conta è che il Voto nei confronti di Antioco verrà sciolto anche quest’anno».

Oltre alla Messa trasmessa in diretta Tv, per ricordare questa edizione tristemente “speciale” e diversa, verranno distribuiti ai cittadini un’immagine celebrativa e i “Coccois del Santo” benedetti, tra i simboli della tradizione e della devozione intimamente legati alla Festa di S.Antioco Martire.


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