Non c’è niente da fare: hanno vinto ancora loro, i grandi centri commerciali. Guardate la foto scattata da Cinzia Cannata questa mattina: è il 2 giugno, era stata annunciata l’apertura straordinaria dei negozi in centro a Cagliari. Per la prima volta, da Confesercenti. Ma via Garibaldi, nella città dei cantieri, è desolatamente vuota. Mentre le Città Mercato fanno il pieno, forse grazie all’aria condizionata in una giornata calda. Molti erano al mare, in gita o in viaggio. Ma come detto, i centri commerciali erano comunque pieni. La triste verità è che i cagliaritani si stanno disaffezionando al vecchio cuore dello shopping. Difficile trovare servizi e parcheggi, tanto vale ripiegare sul sicuro. Forse sarà anche per questo che sono arrivati i cinesi, proprio al centro di via Garibaldi, per la prima volta nella storia.
Ci si chiede perchè Comune e Camera di Commercio restino in silenzio davanti allo scempio del commercio cagliaritano. Perchè non vengano convocati attorno a un tavolo i proprietari dei locali che affittano a 4000 euro al mese, e non venga proposta una soluzione. Ma c’è una risposta semplice anche a questa domanda: le tasse sono altissime, chi possiede un locale su quei 4000 euro spesso ne deve pagare 1800 di tasse. E allora la vera sconfitta del nostro Comune, che si vanta tanto di risparmiare qua e là, è nell’avere aumentato le tasse a dismisura, vedi quella dei rifiuti, a dispetto di una raccolta differenziata che non decolla. E i negozi muoiono. E i posti di lavoro se ne vanno, letteralmente in fumo. E i prezzi non calano. E la città lentamente muore, perchè nel vuoto di via Garibaldi questa mattina c’è anche un’altra sconfitta: quella della Cagliari turistica. Tutte le città d’arte erano piene, Cagliari ha fatto registrare quasi il vuoto. Noi, i nostri monumenti, li apriamo tutti insieme soltanto una volta all’anno, a maggio.