“Ztl folle, crollo degli incassi: commercio in coma”. Protesta dei commercianti di Villanova

Il rione storico cagliaritano “ingabbiato” tra i problemi. Gli orari di accesso delle automobili dei non residenti penalizzano molte attività commerciali. “Riduzione dei guadagni del 40 per cento”. Guardate il VIDEO


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di Paolo Rapeanu

 Tra orari di carico e scarico e chiusura totale (le 21), i commercianti del rione di Villanova ormai non sanno più a che santo votarsi. La decisione, di qualche anno fa, del Comune, è di quelle che, se da un lato favorisce la pedonalizzazione di una porzione del quartiere, dall’altro mette ko numerose attività commerciali. E, se la Ztl rappresenta il problema principale, a cascata c’è anche quello legato agli stalli. Ancora al palo la possibilità, per chi vive nel rione, di poter parcheggiare l’automobile – con una spesa più bassa, se non proprio gratis – nel maxi parcheggio di viale Regina Elena.
“Rispetto a Castello e Marina, qui gli orari della Ztl sono totalmente sbagliati. Le persone che scelgono di cenare nei locali non arrivano alle diciannove o alle venti, ma proprio quando scatta il divieto di transito”, spiega Giampiero Solinas, dal 1990 titolare di una pizzeria in via San Giovanni. “Negli ultimi anni, soprattutto, la diminuzione degli incassi è aumentata a dismisura, il Comune deve modificare gli orari, sennò il nostro futuro è nero”. Gli fa eco Renato Pisano: dal 1963 gestisce una drogheria nel rione. In oltre mezzo secolo, il commerciante – ma anche residente nel quartiere – ne ha viste di cotte e di crude. “L’amministrazione comunale deve alleviare alcune nostre difficoltà, tra il pagamento della tassa sui rifiuti e altro ci deve agevolare. Non chiediamo chissà cosa, solo poter lavorare in serenità”.

 


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