Prosegue lo stato di agitazione per la vertenza al centro medico diagnostico Sant’Antonio e a al Centro risonanza magnetica, aziende di proprietà della famiglia Floris, di Cagliari. I fisioterapisti continuano a prendere 1200 euro al mese e, nonostante le proteste e le manifestazioni, il loro stipendio non è aumentato. Una situazione che preoccupa i sindacalisti Carlo Marras della FP CGIL, Alessandro Floris della CISL FP e Francesco Onnis della UIL FPL. “La situazione è sempre più drammatica per i lavoratori ai quali non viene riconosciuto ed applicato in nuovo contratto di lavoro, nonostante tutte le rivendicazioni e manifestazioni che si sono susseguite in questi mesi. Non solo, la proprietà evita di incontrare le organizzazioni sindacali assumendo un atteggiamento non consono con quelle che dovrebbero essere le corrette relazioni sindacali. Non comprendiamo il perché di questo atteggiamento da parte della proprietà, l’unico dato certo è che noi continueremo il nostro percorso di tutela a favore dei lavoratori”.
“Un appello va rivolto anche all’assessore alla Sanità Carlo Doria, affinché riveda immediatamente le tariffe relative ai centri di riabilitazione, in maniera tale che le proprietà possano applicare il contratto e siano messe in condizioni di far fronte a questi nuovi oneri. Sempre all’assessore chiediamo che vengano attivati tutti i controlli necessari per verificare l’adeguatezza e la corrispondenza degli accreditamenti di queste strutture, in particolare riguardo all’applicazione del contratto”.











