“Vivo a Quartu e non posso andare da mie figlie a Verona: perché invece si può andare in crociera?”

A Radio CASTEDDU Nadia  Schiavi è una delle tante mamme che non può vedere i propri figli: “Si ci può spostare solo per motivi di salute, lavoro estrema necessità: questo fa sì che io non posso vedere le mie figlie che abitano a Verona, Norimberga e Berlino”


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A Radio CASTEDDU Nadia  Schiavi è una delle tante mamme che non può vedere i propri figli: “Si ci può spostare solo per motivi di salute, lavoro estrema necessità: questo fa sì che io non posso vedere le mie figlie che abitano a Verona, Norimberga e Berlino. Sono tantissimi i figli che dalla Sardegna sono emigrati in Italia o all’estero per lavorare. Oggi sono venuta a conoscenza di una crociera che fa la tratta Genova-Civitavecchia-Napoli-Cagliari-Malta e poi ritorna a Genova. Le persone tranquillamente possono andare in crociera in tutte queste mete, si sottopongono a un tampone prima di salire e l’altro dopo 4 giorni. Io questo problema l’avevo già sollevato quando avevo visto la nave da crociera nel porto di Cagliari e mi domando: se le regioni sono chiuse perché queste navi possono attraccare in più località? I passeggeri possono scendere solo ed esclusivamente con le guide che li accompagnano presso i luoghi più suggestivi della città. Hanno un braccialetto elettronico e non possono assolutamente entrare nei negozi per fare acquisti. Queste persone, quindi, al turismo non portano assolutamente nulla, venerdì, tra l’altro sbarcheranno in 2 mila e penso che in questo momento sia solo un rischio”.
Risentite qui l’intervista a Nadia Schiavi di Paolo Rapeanu e Gigi Garau https://www.facebook.com/castedduonline/videos/288916762826259/
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