Anche a Decimoputzu sarebbe stata segnalata la presenza della pseudo devota che, pur di raccattare qualche quattrino, ha scomodato il protettore dei viaggiatori. C’è crisi, si sa, e gli inganni per imbrogliare il prossimo sono, oramai, all’ordine del giorno: dalle telefonate effettuate da finte forze dell’ordine che chiedono soldi per rilasciare un famigliare combinaguai a specchietti che volano senza essere stati colpiti. Varie e impensabili, come gli investimenti su conti esteri che promettono il guadagno di migliaia di euro, chi è che crederebbe a fasulle promesse così plateali, eppure le denunce a riguardo riempiono scrivanie e fascicoli degli investigatori. Abili, manipolatori, con doti di convincimento degne di nota, quasi da oscar per una recitazione che riesce nel suo intento. E chi è carente di capacità di linguaggio, punta sull’astuzia, ossia quella di far breccia nel cuore dei fedeli. Ecco così che spuntano anche coloro che speculano su santi e cause strappalacrime, come sta accadendo nei comuni di Decimoputzu e Villaspeciosa. A confermare l’accaduto, oltre le segnalazioni dei residenti, anche il sindaco Gianluca Melis che comunica: “Attenti pare che anche a Villaspeciosa stia passando una signora a chiedere dei soldi per Sant’Antonio. Confermo nessuna questua in corso”. Insomma, prudenza e diffidenza verso chi non mostra i regolari pass, ossia distintivi e documenti che dimostrano l’onestà delle azioni.













