Autista tuttofare sin da ragazzo ma con una passione per l’arte che ha viaggiato in parallelo al lavoro, duro, della guida dei camion, anche trasportando tanti mattoni e chili di calce per questa o quell’azienda edile. Luigi Serra, 50enne di Villaspeciosa, ama definirsi “tuttofare e artista”. Grazie ai trattori che gli hanno prestato i suoi amici agricoltori Chicco Caredda, Stefano Pili, Mauro Sarais, Giuseppe Sanna e Fedele Ena ha realizzato vere e proprie opere d’arte, sempre durante il periodo della mietitura. Visibili dall’alto, già paragonate da qualcuno, per la maestosità, ai tanto misteriosi cerchi nel grano, i disegni hanno già fatto il giro del web. Palloncini con la scritta pace, l’ultimissima opera sono delle perfette launeddas. Le spighe e il grano che vengono modellati alla perfezione e che così rimangono per settimane: “Sono opere molto apprezzate anche dalla mia famiglia. Mia moglie Gabriella, mio figlio Kevin e mia figlia Esmeralda sono i miei primi supporter, ma è chiaro che la priorità è quella di continuare a fare l’agricoltore per portare il pane a casa. Ma sono felice che le mie creazioni abbiano già trovato numerosi ammiratori. Qui, nei campi del paese, sono arrivati anche vari esponenti politici di Villaspeciosa, per farmi i complimenti”.
Serra non vola, ovviamente, ma le sue opere sembrano realizzate dopo aver trovato un modo per osservare le distese di fieno dall’alto: “Mi immagino il disegno da realizzare e cerco di essere quanto più preciso possibile anche con la mietitrebbia. Forse sono davvero un artista mancato, chi può dirlo?”, prosegue il cinquantunenne, ridacchiando di gusto. “Certo, sono sicuro che opere così possono attirare turisti. La Sardegna è bella da nord a sud e da est ad ovest, i vacanzieri sono alla ricerca di scorci unici e particolari. I miei disegni nel grano potrebbero invogliarli a visitare il nostro territorio. Sarebbe un modo facile e gratuito per far girare l’economia, il nome del paese varcherebbe anche i confini nazionali. E, se un manager volesse darmi una mano per crescere ancora di più, artisticamente e professionalmente, mi trova a Villaspeciosa”. E, come si dice in questi casi: dita incrociate, mai dire mai.











