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Daniele Melosu ha recuperato un manufatto lapideo in località Is Traias.
Appassionato di storia e archeologia, tempo fa aveva notato in vicinanza degli scogli a Is Traias ciò
che appariva essere una stele funeraria e dopo aver richiesto i dovuti permessi, ieri sera ha
provveduto al recupero. Il reperto è stato prontamente consegnato alla dottoressa Elisabetta
Gaudina, direttrice del museo archeologico di Villasimius. Verrà custodito nei magazzini dello
stesso museo e sarà oggetto di studio prima di essere esposto al pubblico.
Melosu afferma che la stele presenta una cornice a rilievo che delimita lo specchio con
probabilmente il simbolo della dea Tanit, anche se è difficile interpretarne tutti i lineamenti per via
della lunga esposizione alle intemperie che ne hanno deteriorato alcune parti. Inoltre Melosu dice
che nella parte posteriore della stele vi è impresso a solco il simbolo del toro, simboli che si trovano
in numerose domus de janas in Sardegna. Afferma anche che la stele è dello stesso tipo di roccia
che si trova nel luogo del ritrovamento, e che quindi non si tratta di opera importata ma lavorata in
loco dalla popolazione che anticamente abitava nella zona di Villasimius.