Villamar, al via la nuova campagna di scavi nella necropoli punica

A settembre partiranno nuovamente gli scavi per riportare alla luce un pezzo della storia del passato, quella che di preciso non può dire niente ma, senza dubbio, indica e rende bene l’idea di chi ha vissuto, e come, prima di noi


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Villamar – A caccia di reperti archeologici risalenti a migliaia di anni fa, al via la nuova campagna di scavi e di ricerca nella necropoli punica. Un invito rivolto agli studenti, specializzandi e dottorandi ai quali sarà offerto vitto e alloggio dal Comune di Villamar. Le attività previste? Scavo e documentazione, classificazione dei reperti, studio dei resti umani. Missione archeologica a Villamar, a settembre partiranno nuovamente gli scavi per riportare alla luce un pezzo della storia del passato, quella che di preciso non può dire niente ma, senza dubbio, indica e rende bene l’idea di chi ha vissuto, e come, prima di noi. I professionisti sono già pronti, con strumenti alla mano hanno già riportato alla luce una miriade di reperti che, con scrupolo e pazienza, vengono estrapolati per essere riportati al loro antico splendore. Una volontà, quella del Comune, che ogni anno partecipa attivamente alla campagna di ricerca al fine di valorizzare il grande patrimonio storico e culturale che il sottosuolo del territorio custodisce.

“La necropoli punica di Villamar si affaccia sulla piazza ex Municipio di via Roma, strada principale del paese, lungo la SS 197, una via di penetrazione verso l’entroterra che in parte giustifica la nascita di questo antico insediamento, di grande importanza anche nel contesto attuale. Questo abitato – si legge nel sito del Comune – si trovava in un territorio molto fertile solcato dal Flumini Mannu che, oltre a costituire un’importantissima risorsa idrica, poteva forse rappresentare anche una via di trasporto, ipotizzando la sua navigabilità nell’antichità.

Le prime tombe della necropoli furono rinvenute nel 1984, con un intervento di scavo effettuato a seguito di alcuni lavori pubblici in un vicolo della Via Vittorio Emanuele. Ulteriori indagini furono effettuate tra il 1991 e il 1992 dalla Soprintendenza Archeologica per le Province di Cagliari e Oristano, coordinate da professor Giovanni Ugas, in un adiacente lotto di terreno originariamente destinato a un centro per gli anziani. Nuove ricerche sistematiche, tuttora in corso, sono riprese nel 2013 nella stessa area grazie a una concessione ministeriale ottenuta dal Comune di Villamar, sotto la direzione scientifica dapprima di Piero Bartoloni, seguito da Elisa Pompianu. Alla missione di scavo contribuiscono anche l’archeozoologo Gabriele Carenti e l’antropologa Clizia Murgia, nonché numerosi studenti e studiosi di archeologia, grazie a una convenzione con l’Università di Sassari.

L’abitato di riferimento, noto attraverso sporadici ritrovamenti effettuati nell’area compresa tra la chiesa di San Pietro e quella di Antoccia, sorgeva in luogo dell’attuale centro storico, in una piccola altura situata in prossimità di un guado del Flumini Mannu.

Il sepolcreto insiste anche al di fuori dell’area archeologica, estendendosi almeno verso Sud-Est, anche se la sovrapposizione parziale dell’abitato moderno impedisce una chiara lettura dello sviluppo della necropoli, che dovette essere piuttosto estesa.

Attraverso i corredi delle tombe e dei materiali rinvenuti nell’area in questi anni di scavi e ricerche, si è ipotizzato l’uso della necropoli tra il IV e la fine del III secolo a.C., corrispondente verosimilmente alla vita dell’insediamento punico”.

Per gli interessati, quindi, non resta che rivolgersi a [email protected]


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