“Ignazio non si trova”, avevano dato così l’allarme i suoi colleghi di lavoro. Il suo corpo fu rinvenuto straziato nel macchinario. Era una calda notte d’estate, di luglio 2021 precisamente, l’ultima per la vita di Ignazio, marito e padre di famiglia, ben voluto da parenti, amici e colleghi. Per cause improprie, durante l’ultimo turno di lavoro, sarebbe dovuto, poi, andare in ferie, il macchinario impiegato per la triturazione dei rifiuti biodegradabili, lo ha risucchiato. È stata una sorte che ha sconvolto tutti i suoi colleghi, perché ben sanno cosa è accaduto. Particolari agghiaccianti che mai verranno descritti ma basta solo l’idea per rendersi conto di quanto accaduto. Da allora, è iniziato il processo per stabilire cause e responsabilità e chiunque ha mostrato affetto e vicinanza alla moglie Lucia e alla piccola figlia, ora quasi dodicenne, che erano la ragione di vita di Ignazio. Tutti, tranne i suoi datori di lavoro: un silenzio assordante che non è passato inosservato. Ieri, con un luogo post pubblicato su facebook, Marrocu racconta quanto accaduto in questi giorni: “Dopo 20 mesi dal tragico avvenimento i vertici di Villaservice hanno portato il cordoglio e la loro partecipazione al dolore alla famiglia di Ignazio Sessini. Lo ha fatto con tanta sensibilità il nuovo Presidente della Villaservice Dr. Francesco Salaris accompagnato dal Sindaco di Villacidro Federico Sollai. Hanno abbracciato con tanta commozione la moglie Lucia e la piccola Angela. Non ho mai trovato risposte a tanto cinismo. In questi mesi e ancora oggi la rabbia mi esplode dentro dolorosamente, non potevo e non posso accettare quanto accaduto, un fatto così crudele e ingiusto! Ignazio era una bella persona, era gentile, era discreto, era buono e umile, era stimato, era un grande lavoratore, in 18 anni di lavoro alla Villaservice si era guadagnato la stima e il rispetto di tutti! Perché questa morte così atroce e orrenda? Perché tanto dolore per la moglie e la sua bambina, perché questa comunità perdeva uno dei suoi figli migliori? Non trovavo e non trovo risposta, e dentro di me sentimenti di rabbia, di smarrimento, di dolore esplodono in testa con sofferenza invivibile! Ignazio era un caro amico, era sempre pronto e disponibile, sempre presente ma sempre in compagnia della moglie Lucia e della amata Angela da cui non si sarebbe mai staccato! Oggi apprezzo immensamente il gesto del nuovo Presidente e del nostro Sindaco. Un atto di grande dignita. I miei perché non hanno avuto ancora risposta dalle Autorità Competenti, ma presto arriveranno, non si potrà ridare un marito e un padre a Lucia e Angela ma almeno Ignazio avrà Giustizia. Questo gli e` dovuto”.
“Verità e giustizia per Ignazio”: queste parole rimbombano ancora per le vie di Villacidro con striscioni e manifesti appesi un po’ ovunque nei giorni successivi al drammatico fatto.










