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Il giorno dopo la tragedia, c’è quel terribile nodo in gola. La morte di Massimo Melis, 29 anni, capo sala in una bisteccheria delle Vele. La disperazione di un 61 enne di Capoterra, Marco Boero, che prima si allontana dal luogo dell’incidente probabilmente in stato di choc e poi si costituisce dai carabinieri, accusato di omicidio stradale. In una strada maledetta, dove i residenti segnalano che a poca distanza dall’incidente, su un lato della carreggiata, i lampioni sono spenti da tempo. Un ragazzo che muore a soli 29 anni per una imprudenza, una fatalità, sulla strada dove poche ore dopo, più avanti, viene investita una ragazzina di 15 anni che finisce in codice rosso.
Aspettando quel senso unico in viale Marconi che forse non risolverà i problemi del traffico nell’hinterland cagliaritano, ma che potrebbe dare almeno più sicurezza. L’inversione di marcia, la moto di Massimo investita in pieno, la fidanzata che va sul luogo dell’incidente e lo trova senza vita. Il dramma di Massimo si intreccia con quello dell’uomo di Capoterra che dovrà difendersi dalla pesante accusa di omicidio stradale. Intanto quel tratto di strada, come chiedono gli abitanti della zona, dovrebbe essere almeno illuminato a giorno, vista la presenza anche di un rifornitore di benzina. Per prevenire altri possibili incidenti.