Via Roma, lato portici: di giorno la zona è tutto sommato tranquilla, ma al calar della sera, tra i negozianti, gestori di edicole e dei bar, c’è la paura di essere aggrediti o ancor peggio, di finire inconsapevolmente coinvolti in qualche rissa. C’è un “esercito di disperati considerato da tanti pericoloso, che continua a crescere, i senza fissa dimora, cittadini stranieri, ambulanti abusivi e poi ci sono loro, quelli che “scollettano” chiedendo monetine ai passanti. Ieri però, intorno alle 21.00, nei pressi del “Caffè Torino”, c’è stata una rissa che è andata a degenerare: sul posto almeno quattro equipaggi delle Volanti e i Carabinieri, intervenuti per via di una scazzottata tra un senegalese (che stazione spesso insieme ad una ragazza conosciuta in zona e che ha sempre tre cani appresso) e alcuni turisti. Il resto è cronaca: ma resta alta la tensione e qui, sotto il porticato tra il luccichio delle vetrine, di integrazione c’è ben poco. Alcuni residenti del quartiere Marina, a microfoni spenti, parlano di vicende quotidiane che si alternano tra scazzottate o aggressioni, addirittura “regolamenti di conti” tra stranieri e sardi, persone che si ubriacano e degenerano in fatti di sangue.
VITA DA INVISIBILI. Tutte le sere la “ragazza dei cani” (tutti la conoscono come Valentina), è lì a chiedere una moneta. I giorni sempre uguali, fatti di carità e di una speranza o voglia di riscatto che non arriva mai. Non hanno voglia di parlare, si arrangiano per dormire (quasi sempre in qualche posto al riparo), con lei ci sono i suoi cani, (stasera due delle bestiole avevano la museruola), perché è capitato più volte – dicono alcuni commercianti – che i passanti rischiassero di essere morsi. Come è capitato ieri, dove gli stessi poliziotti hanno intimato alla donna di aver cura dei cani e di evitare che siano pericolosi per l’incolumità delle persone.
Non bisogna abbassare la guardia, a stemperare gli animi, è lo stesso assessore alle Politiche Sociali del Comune, Ferdinando Secchi: “Gli uffici competenti e l’amministrazione – dice – stanno mettendo costantemente in campo uomini e mezzi come le unità di strada, in sinergia con il mondo dell’associazionismo locale e gli stessi volontari, sono azioni di aiuto, di assistenza proprio nei confronti di chi spesso sceglie questa vita, ma non possiamo lasciarli soli. Sulle risse e le aggressioni – prosegue l’assessore Secchi – penso che non sia il caso di esagerare, è questione di sicurezza e ordine pubblico, Cagliari fortunatamente è sicura sebbene ci siano episodi che e vicende che ci spiazzano, ma sono le stesse risorse umane che spesso sono ridotte a lumicino”.
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