La denuncia di Gianfranco Angioni sul Servizio Sanitario presso l’Ospedale Santissima Trinità: “In un momento fondamentale in cui il sistema sanitario è chiamato a garantire dignità e rispetto per la vita umana, emergono serie preoccupazioni riguardo alla situazione all’Ospedale Santissima Trinità di Cagliari.” Gianfranco Angioni, rappresentante del sindacato USB Sanità, ha denunciato pratiche inaccettabili nel trattamento dei pazienti deceduti. Angioni ha puntato l’attenzione sul trasporto dei corpi dei defunti, eseguito su barella inadeguata attraverso le strade che collegano i vari padiglioni e parcheggi dell’ospedale. “Questa pratica non solo manca di rispetto verso le famiglie in lutto, ma espone anche gli operatori sanitari a rischi infortunistici, igienico-sanitari e di stress emotivo”, ha dichiarato. La denuncia di Angioni si propone come un richiamo urgente a una questione etica e professionale di fondamentale rilevanza. “La gestione dei pazienti deceduti deve essere effettuata con la massima dignità e sicurezza. È evidente la mancanza di un protocollo adeguato da parte della Direzione della ASL di Cagliari, una lacuna inaccettabile”, ha aggiunto. Nonostante la consapevolezza dei dirigenti riguardo a questa problematica, finora non sono state adottate misure concrete. “Il trasporto inadeguato dei corpi non è solo una questione logistica; rappresenta una violazione dei diritti fondamentali di chi ci ha lasciato. Le famiglie devono poter piangere i propri cari senza dover temere le modalità di trattamento del corpo. Ogni paziente, indipendentemente dalla sua condizione finale, merita rispetto e dignità”, ha affermato Angioni. Il rappresentante di USB Sanità ha sottolineato l’urgenza di un’azione immediata: “È imperativo che la Direzione della ASL di Cagliari attui prontamente misure concrete per porre fine a questa vergognosa situazione. È indispensabile avere dei mezzi adeguati e creare un percorso sicuro e dignitoso per il trasporto dei defunti”. La salute pubblica deve sempre andare di pari passo con il rispetto della dignità umana, anche dopo la morte. È giunto il momento che i diritti dei morti vengano finalmente riconosciuti e rispettati”, conclude Gianfranco Angioni della USB Sanità.