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La situazione politica in Venezuela è caldissima, ormai arrivata al limite in un paese in ginocchio. E come se non bastasse il presidente Nicolas Maduro ha oridinato lo scorso 21 febbraio di chiudere le frontiere con il Brasile per bloccare gli aiuti umanitari supportati dagli Usa. Il passaggio è stato chiuso tra la città di Pacaraima, in Roraima e Santa Elena de Uairén. Le migliaia di persone bloccate alla frontiere sono state disperse dai militari della Forza Nazionale Venezuela.
Tra queste, al confine col Brasile, c’era anche Padre Enrico Porcu, missionario cagliaritano, uno dei fondatori dell’Alleanza Misericordiosa, impegnato dal 1984 in quelle terre in un processo di evangelizzazione e aiuto alle popolazioni in condizioni di estrema povertà . Nell’attesa della riapertura della frontiere insieme ai fedeli con un atto di grande coraggio e fede ha pregato e celebrato una messa per “aprire le porte dei cuori e dei confini”.
“La nostra missione di evangelizzazione in Venezuela è stata bloccata al confine ma sembra che possano riaprire il confine tra pochi giorni- scrive Padre Enrico – Mentre aspettavamo la risposta, abbiamo pregato, celebrato e digiunato per aprire le porte dei cuori e le porte dei confini. Ciò ha avuto ripercussioni sui media. Ci rendiamo conto ancora una volta che lo Spirito fa tutto … apparentemente bloccati, abbiamo finito per dare testimonianza della presenza della chiesa tra i poveri, tra i sofferenti. Stiamo anche sfruttando l’opportunità di evangelizzare qui a Boa Vista, dove migliaia di venezuelani vivono per le strade della città in uno stato di povertà. Dio, che sa tutto, ci porta dove vuole. Confidiamo in Lui e nella tua preghiera.”
Solo ieri il presidente Maduro ha ordinato di chiudere parte della frontiera anche con la Colombia. Non sono mancati gli scontri.
(Photo di Priscilla Torres / Foglio BV pubblicate sul sito della comunità Alleanza di Misericordia)