Venerdì a Cagliari seconda intensa giornata per il Karel Music Expo

Tra i protagonisti il trio AIM, Miss Natasha Enquist, Gallon Drunk, Giorgio Canali e Chicks On Speed


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Seconda giornata a Cagliari, per il Karel Music Expo, il “festival delle culture resistenti” organizzato dalla cooperativa Vox Day, quest’anno alla sua edizione numero sette. Ed è una scaletta fitta di appuntamenti quella che anche venerdì 4 ottobre attende il pubblico nei diversi spazi del quartiere di Castello dove la manifestazione ha il suo campo base.

A partire dalle 8.30 (e fino alle 20), nella Biblioteca Universitaria, si può visitare “Legàmi”, l’intervento progettuale dell’artista cagliaritana Eleonora Todde. Dalle 9 alle 13 (e dalle 16 alle 20) la Sala della Corona del Ghetto propone invece “Orme”, la mostra di sculture in tela di Andrea Pili.

Il KME ha anche un suo lato itinerante: a bordo dell’autobus della linea numero 7 del CTM, tra le 11.30 e le 13 e tra le 16.30 e le 18, si viaggia in compagnia delle musiche di The heart and the void progetto solista indie-folk del cagliaritano Enrico Spanu.

Alle 16 (e fino alle 18), in via Università, secondo appuntamento con “Impastare, creare, gustare!”, il laboratorio per bambini a cura dell’Associazione Panificatori della provincia di Cagliari. Poi, dalle 18 (e fino a mezzanotte), la stessa strada tra la Torre dell’Elefante e il Teatro Civico di Castello si trasforma nel “KME Village”, dove, passeggiando tra i vari stand, si potranno conoscere e degustare le produzioni enogastronomiche delle aziende sarde che partecipano all’iniziativa.

Alle 19, la Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria fa da elegante cornice a “Fiori di loto – Il sapore dell’eternità”, un reading musicale tratto dall’omonimo racconto di Stefano Pontis, studente del ITIS Giua, incluso nel libro “Racconti di un inverno studentesco”, risultato dell’omonimo concorso letterario per studenti delle scuole superiori cagliaritane. Accompagnano la lettura le musiche di Alessio Meloni.

Lo Spazio Teatro Santa Croce (in via Santa Croce, 47) ospita invece alle 19.30 “Dancetallation – Anima bianca”, una performance dell’artista giapponese Makoto incentrata sul colore bianco, tema portante di questa edizione del KME.

Il primo appuntamento musicale della serata è invece alle 20, al Caffè Libarium (sempre in via Santa Croce), con i Chains: il duo formato nel 2009 dagli inglesi Ben Parker (chitarra, piano, voce) e Kate Aumonier (voce), nel giro di un paio d’anni si è messo in luce con le sue armonie impeccabili e ora si appresta a debuttare su disco (uscita prevista nel 2014).

Alle 20.30 la musica incontra il cinema al Kastè Social Pub, in via Università, dove è atteso The Somnambulist, un collettivo internazionale di strumentisti di base nella capitale tedesca: fondato dal musicista e compositore italiano Mario Bianciardi, l’ensemble sarà impegnato nella sonorizzazione dal vivo di “Berlino – Sinfonia di una grande città”, un film del 1927 di Walter Ruttmann.

A partire dalle 21.30 la serata si concentra al Teatro Civico in Castello con ingresso a pagamento: il prezzo del biglietto (15 euro più 2 di diritti di prevendita; 20 euro al botteghino) comprende la cena-buffet con un menù a base di prodotti locali di qualità.

Ben cinque i set musicali in scaletta, ad alternarsi, uno via l’altro, sul “palco centrale” e nell'”acoustic room”. Aprono le danze i lombardi AIM, ovvero i gemelli Marco e Matteo Camisasca al basso e alla batteria con Marco Fiorello alla voce: un trio alternative rock che all’attivo tre album (l’ultimo è “We are sailing”, del 2011) e un tour in Europa.

A seguire, riflettori puntati su Miss Natasha Enquist, che anticipa così di un giorno rispetto al programma originale la sua apparizione al KME (invertendosi con la cantautrice Lovely Quinces, che passa invece alla serata di sabato): canadese trapiantata a Berlino, fisarmonicista, cantante, attrice e modella, propone un repertorio che comprende elementi di cabaret modellati sul folk europeo, un pizzico di pop e soprattutto il suo personalissimo stile “elettro- fisarmonico”. La sua performance, tra atmosfere rétro, misteriose e romantiche, è altamente coinvolgente e ricca di suggestioni.

Intorno alle 22.10 planano sul palco centrale gli inglesi Gallon Drunk, band che agli inizi degli anni Novanta pareva destinata a prendere il posto dei disciolti Birthday Party di Nick Cave. Alle loro prime apparizioni la critica li descrive come “una sintesi di elementi disparati, dal soul di Memphis al rockabilly primigenio”. Passato nel corso del tempo attraverso vari scioglimenti e ricomposizioni, il gruppo fondato dal cantante e chitarrista James Johnston ha inciso sette album in studio: il più recente, “The Road Gets Darker >From Here”, ha visto la luce l’anno scorso a maggio. Al Kme la formazione vede in scena, insieme a Johnston, Terry Edwards al sax, Leo Kurunis al basso e Ian White alla batteria.

Esponente di spicco della scena rock alternativa italiana fin dagli anni Ottanta, Giorgio Canali è il protagonista del set successivo che lo vede impegnato in un solo per voce e chitarra. Parallelamente all’esperienza nei ranghi di CCCP e CSI, e alle collaborazioni (anche come produttore) per band come Marlene Kuntz, Noir Désir, Litfiba, Timoria, PFM, Yo Yo Mundi, Tre Allegri Ragazzi Morti, Ulan Bator, (P)neumatica, Quinto Stato, Zen Circus, Masoko, Hic Niger Est, il chitarrista e cantautore romagnolo ha portato avanti anche un suo progetto solista con i Rossofuoco.

Ultimo set sul “main stage” del Teatro Civico tutto al femminile con le frizzanti Chicks on Speed: fondate nel 1997 a Monaco (dove studiavano all’Accademia della Belle Arti) da Melissa Logan, Alex Murray-Leslie e Kiki Moorse (che poi ha lasciato il gruppo nel 2006), sono considerate le pioniere del superamento dei generi quali moda, musica, tecnologia e performance, avendo combinato questi diversi codici per dar vita a progetti e prospettive completamente nuove. Precorritrici dell’elettroclash, l’effervescente scena dance che rimescolava new wave, elettro-party, acid house e italo-disco, le COS hanno raggiunto il vero successo nel 2003 con “99 Cents”, album che conteneva le hit “We don’t play guitars” e la cover dei Tom Tom Club “Wordy rappinghood”. Hanno partecipato a vari progetti nel campo della moda, arte e musica insieme a nomi del calibro di Karl Lagerfeld, Jean-Charles de Castelbajac, Douglas Gordon, Peaches, Amanda Lapore e Jeremy Scott. Il nucleo delle Chicks on Speed è formato da Melissa Logan e Alex Murray-Leslie, alle quali, negli anni, si sono aggiunte diverse altre artiste: a Cagliari ci sarà la batterista Saskia von Klitzing.

Calato il sipario sulla seconda serata del KME al Teatro Civico di Castello, la musica prosegue trenta minuti dopo la mezzanotte al Ritual Caffè: l’after show nel locale di via Università propone sonorità house ed elettroniche con i deejay C_sky e Acirne per un appuntamento organizzato da Nightsounds e Basstation. Apre la serata Remo C.


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