La sua padrona Serena racconta commossa l’avventura del suo amato quattro zampe che, ad agosto 2024, dopo una breve malattia, ha attraversato il ponte. Un fotomodello e star del cinema, un amico fede compagno di giochi e di una vita breve ma intensa: Biker era così, un lupo con l’animo da agnellino, bello ed elegante, buono e affettuoso. La sua prematura scomparsa aveva spezzato il cuore della sua inseparabile Serena che custodirà per sempre la memoria del suo cane. Una storia che racconta il forte legame che unisce gli animali e gli esseri umani, anche oltre la morte. E quel muso lungo e peloso non era passato inosservato nemmeno innanzi a chi lavora dietro la cinepresa: scelto come protagonista a 4 zampe per un film nazionale, “Milarepa”, interamente girato in Sardegna, ora il dolce cagnolone vivrà ancora sul grande schermo. “Il mio amato Biker purtroppo dallo scorso agosto non c’è più. Chi l’ha conosciuto saprà quanto sia stato un cane speciale e vederlo sul grande schermo sarà un’emozione fortissima” ha espresso Serena.
Ecco la storia di Biker e Serena pubblicata da Casteddu Online lo scorso anno: “Incanta tutti Biker, fedele amico e compagno di giochi e passeggiate della sua padrona Serena: ha conquistato così, senza troppi provini, il ruolo in un film che è stato girato a Montevecchio. Tra i boschi e la natura del luogo, ha seguito le indicazioni della sua padrona e, ciak dopo ciak, le scene sono state girate alla perfezione. Non si sottrae all’obiettivo, sembra essere cosciente della sua bellezza, al mare o al fiume Biker si mette in posa innanzi a Serena e alcune prove come attore le aveva già effettuate per carnevale, interpretando, ovviamente, la parte della nonna in Cappuccetto Rosso, sceneggiatura che ha permesso di conquistare il terzo posto come miglior gruppo mascherato.
“È stato a dir poco emozionante vivere quest’esperienza. Unica. Ma lo è stato ancora di più considerando il fatto che non è stato assolutamente semplice. Biker – ha espresso Serena attraverso la sua pagina social – ha girato la parte in un film. All’interno di un bosco, con tante persone a lui sconosciute, una troupe con attrezzature di ogni genere, senza guinzaglio, totalmente libero ascoltando nient’altro che i miei comandi, le capre che pascolavano a pochi metri da noi ( altrettanto difficilissimo). Rientriamo stanchi, sfiniti ma felicissimi. Adesso non vediamo l’ora che il film sia pronto per poterlo vedere sui grandi schermi””.