USB al Senato: “Servono interventi urgenti per i precari sardi della sanità, lavoratori socialmente utili e personale di ricerca”

Per quanto attiene l’aspetto sanitario, abbiamo fortemente sostenuto che non è procrastinabile l’immediata presa d’atto dell’assunzione immediata di tutti i precari della Sanità alla luce anche del fatto che i precari della Sanità a causa del Covid, sono aumentati in modo esponenziale e sono essenziali”


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USB in audizione al Senato: “Servono interventi urgenti per i precari sardi della sanità, lavoratori socialmente utili e personale di ricerca”.

Il segretario generale Gianfranco Angioni racconta così i temi trattati durante l’audizione: “Basta con i Bluff, a livello regionale non ci possono essere attenuanti, servono immediate risposte ai bisogni degli ammalati e risorse integrative certe con accordi documentati. Bisogna restituire dignità alla funzione sociale della cura e garantire il diritto alla salute con una sanità pubblica e universalistica.

Per tutto il Pubblico Impiego Nazionale il 16 Gennaio in audizione al Senato, Come Unione Sindacale di Base Pubblico Impiego abbiamo fortemente richiesto di prorogare i termini della stabilizzazione della legge Madia al fine di poter inserire in un contesto di sicurezza tutti i precari, inserendo anche i CoCoCo e gli amministrativi.
Per quanto attiene l’aspetto sanitario, abbiamo fortemente sostenuto che non è procrastinabile l’immediata presa d’atto dell’assunzione immediata di tutti i precari della Sanità alla luce anche del fatto che i precari della Sanità a causa del Covid, sono aumentati in modo esponenziale e sono essenziali per consentire alle strutture ospedaliere di continuare a far fronte agli effetti di una pandemia che, seppure mitigati, sono ancora ben presenti e incidono pesantemente sul normale funzionamento della nostra Sanità.

Abbiamo inoltre evidenziato le disparità di trattamento economico per la spesa sanitaria ripartito alle regioni e le liste d’attesa oramai senza fine.

Altro che terra dei sogni, così come riportato nella pagina dell’ ARES, la Sanità della Sardegna, anche per il suo particolare territorio, continua a vivere un incubo sull’ambito dei trasporti, sugli investimenti strutturali, tecnologici e strumentali, nonché sugli aspetti delle politiche organizzative, portate avanti in questi anni in maniera fallimentare.
Bisogna ricreare una rete sanitaria territoriale che possa permettere di poter garantire i livelli essenziali di assistenza.

Basta con i Bluff, a livello Regionale non ci possono essere attenuanti, servono immediatamente risorse integrative certe con accordi condivisi e documentati, allo scopo di poter equiparare tutti i fondi contrattuali che possano permettere a tutti gli Operatori sanitari, tecnici e amministrativi di tutto il territorio regionale di essere retribuiti in maniera omogenea e senza disuguaglianze come succede ad esempio per dipendenti dell’Arnas Brotzu di Cagliari, che dai vari report economici annuali , anche grazie agli accordi penalizzanti sottoscritti dai sindacati di apparato risultano i meno retribuiti della Sardegna”, conclude il sindacalista Usb Sanità Gianfranco Angioni.


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