Si è difesa, davanti agli agenti della polizia Locale di Cagliari che le stavano notificando la denuncia per lesioni gravissime e mancato soccorso, Urania Degosciu, la tassista trentaquattrenne che ha travolto sulle strisce di via Santa Maria Chiara a Pirri Francesca Ruffi, infermiera trentanovenne che al Brotzu sta ancora lottando in gravi condizioni. Ha detto di avere avuto un colpo di sonno: “Ho sentito un botto, pensavo di avere colpito un’auto parcheggiata”. Parole dette in caserma alla presenza di uno dei suoi legali, Carlo Monaldi, che la assiste insieme a Francesco Deplano. Sono stati i carabinieri, in prima battuta, a contattarla e dirle di mettersi urgentemente in contatto con la polizia Locale di Cagliari. L’auto non era il suo taxi ma una macchina di cortesia, noleggiata dopo un turno notturno di lavoro. Le giustificazioni non sono ovviamente bastate per evitarle la denuncia. La gravità della sua posizione andrà di pari passo con gli sviluppi clinici, legati alla Ruffi, che arriveranno dal Brotzu.
La Fiat Punto blu scuro aveva danni al fanale anteriore del lato passeggero e anche un danno, stando a quanto trapela abbastanza serio, al tergicristalli davanti. Segni che confermebbero che l’infermiera trentanovenne sia stata sbalzata per diversi metri sull’asfalto.











