Università, un congresso per i 30 anni dal primo trapianto di midollo osseo

A 30 anni dal primo trapianto di cellule staminali ematopoietiche, il 28 e il 29 settembre esperti e professionisti rifletteranno sullo storico contributo della medicina sarda allo sviluppo della ricerca


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A 30 anni dal primo trapianto di cellule staminali ematopoietiche (CSE), il 28 e il 29 settembre esperti e professionisti rifletteranno sullo storico contributo della medicina sarda allo sviluppo della ricerca su questo tipo di trapianto, ripercorrendone la storia e illustrandone le prospettive future. Il convegno e corso di aggiornamento, intitolato “Donazione e trapianto di cellule staminali emopoietiche. 30 anni di storia in Sardegna” si svolgerà nella Sala settecentesca della Biblioteca universitaria di Cagliari e nell’Auditorium della Banca Intesa Sanpaolo, e sarà presieduto dai professori Giorgio La Nasa e Carlo Carcassi.

Alla sessione inaugurale – che comincerà alle 16 del 28 settembre – porgeranno i loro saluti il Rettore dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo e l’Assessore alla Sanità della Regione Sardegna Luigi Arru, in rappresentanza del dialogo attuale tra istituzioni politiche e mondo della ricerca.

Il 31 agosto 1987 veniva effettuato il primo trapianto nella Clinica Aresu dell’Università degli Studi di Cagliari, eseguito su un giovane paziente affetto da leucemia mieloide cronica, conclusosi con esito positivo e guarigione completa. Gli studi condotti dai professori Ugo Carcassi e Licinio Contu in collaborazione con i Premi Nobel per la Medicina E.D. Thomas e J. Dausset negli Stati Uniti e in Francia, la formazione dei professori Carlo Carcassi e Giorgio La Nasa a New York e Pesaro, e la fondazione del Centro Trapianti di Midollo Osseo a Cagliari hanno posto le basi per uno dei successi medici che hanno permesso alla Sardegna di collocarsi al centro del panorama scientifico internazionale.

In occasione del trentesimo anniversario di questo primo traguardo, durante l’evento scientifico – rivolto a medici, infermieri, biologi, biotecnologi e farmacisti coinvolti nel percorso trapiantologico – saranno trattate le principali tematiche relative alle procedure di trapianto di cellule staminali ematopoietiche, con la presentazione delle più recenti acquisizioni in tema di indicazioni, scelta del donatore di cellule staminali, protocolli di condizionamento, nuovi trattamenti basati sull’impiego di cellule geneticamente modificate e trapianto.

Ampio spazio verrà dedicato all’impiego dei nuovi farmaci nelle procedure di trapianto CSE in relazione alla patologia del paziente, con un focus particolare sulle leucemie Ph1+, le sindromi mielodisplastiche, i linfomi ed il mieloma multiplo. Saranno inoltre affrontate le problematiche inerenti alla gestione delle complicanze, e presentato un resoconto sull’attività del Registro Italiano dei Donatori di Midollo Osseo (IBMDR) finalizzata al coordinamento e alla gestione della ricerca di un donatore non familiare.

I 30 danni dal primo trapianto di cellule ematopoietiche coincidono anche con la fondazione in Sardegna nel 1987 dell’ ADMO (Associazione Donatori Midollo Osseo), prima in Italia e con la attivazione del primo Registro italiano Donatori di Midollo Osseo, entrambe volute dal Prof. Licinio Contu proprio con lo scopo di reperire donatori di cellule staminali per i pazienti che nel 70 % dei casi non avrebbero trovato un donatore familiare. Ancora oggi il Registro Regionale Sardo dei Donatori di Midollo Osseo è il primo in Italia per numero di donatori iscritti rispetto alla popolazione residente con oltre 24mila donatori.


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