Il mondo universitario fermo per cinque ore. Stop alle lezioni dalle 11 di questa mattine alle 14 in tutte le facoltà di Cagliari, e dalle 15 alle 17 nella cittadella di Monserrato. Il tempo necessario per consentire a studenti, agguerriti contro le nuove regole per il calcolo dell’indicatore della situazione economica equivalente, Isee, e docenti di partecipare alle assemblee organizzate per oggi. Un’iniziativa autorizzata dallo stesso rettore Maria Del Zompo. “L’Isee è aumentato del 10 per cento senza avere una reale ricchezza in più rispetto all’anno precedente – spiega il coordinatore di Unica 2.0, Luca Santus – E le soglie di accesso ai bandi per le borse di studio ridotte a 17 mila euro. Un sistema di calcolo che taglia fuori troppi studenti da borse di studio e altre agevolazioni. La Regione intervenga per garantire il diritto allo studio non solo a Cagliari, ma in tutta l’isola”.
In otto anni 9 mila iscritti in meno. “Questo comporta anche una diminuzione dei finanziamenti – aggiunge lo studente – E poi va considerato il fatto che non esistono più idonei beneficiari perché sono stati esclusi dalle graduatorie”. Oltre mille studenti tagliati fuori, senza borsa di studio, esenzione dal pagamento delle tasse, servizio mensa e contributi alloggio. Pieno appoggio da parte del Senato accademico e del rettore del Zompo che nei giorni scorsi aveva dato il suo sostegno agli studenti. “La Regione sta già facendo molto – ha precisato il rettore Del Zompo – garantendo il 100 per cento delle borse agli aventi diritto, il cui numero, però, è enormemente diminuito per effetto delle nuove norme, di cui chiediamo l’urgente modifica. Auspichiamo che la Giunta, con tutto il mondo politico sardo, insista sul Governo per aumentare le borse da destinare ai ragazzi meritevoli sardi”.










