Un post a favore della causa, e giù una pioggia di insulti. È quanto capitato agli studenti di Unica 2.0 che sul web hanno pubblicamente espresso la propria solidarietà ai colleghi bolognesi in riferimento alle proteste di qualche giorno fa contro i tornelli all’ingresso della biblioteca universitaria imposti da rettore e questore del capoluogo emiliano.
“Verso che mondo ci stiamo muovendo se persino all’Università si preferisce piegare il dissenso con le manganellate?”, scrivono gli studenti cagliaritani, e ancora: “L’università ci dovrebbe insegnare ogni giorno a crescere culturalmente e collettivamente, a preferire il dialogo cosciente alla brutalità irrazionale, a costruire soluzioni condivise ai problemi della nostra società, l’invasione barbarica da parte delle forze in tenuta antisommossa è stato un gesto irrazionale e brutale”. Le offese gratuite, le battute di spirito e le minacce non si sono fatte attendere.
Nella sezione commenti del post condiviso dal direttivo di Unica 2.0 si legge: “Meno retorica…non siete eroi, siete c******i, il rettore dovrebbe sradicare voi non i tornelli”, “10, 100, 10000 manganellate in testa vi devono dare” e ancora: “Spero proprio che la polizia ve ne dia tante, magari tutte le rotelle che vi siete bruciati con la droga tornano al loro posto”.
Parole pesanti e atteggiamenti che, al di là delle discutibili azioni portate avanti dagli studenti bolognesi e dalle forze dell’ordine, ancora una volta confermano la pericolosità della “parola” sul web, per una deriva preoccupante e minacciosa. “Ai tanti leoni da tastiera che invocano più manganellate, corrispondono sicuramente tanti che aspettano il momento in cui potranno agire per cambiare veramente lo stato delle cose presenti, consapevoli che solo le nostre intelligenze potranno salvarci da questo declino” hanno dichiarato, chiudendo la questione, i ragazzi di Unica 2.0.
Fabio Leo











