Il writer scatenato che imbratta i muri di Castello. Quasi tutti, e in una sola notte. Leggete il racconto di un abitante: “Circa due settimane fa sono apparse da una notte all’altra una marea di scritte in tutto il quartiere. E chiaramente sono della stessa mano. Questa mattina scendendo in bici verso casa (io ho la sede della Fondazione Siotto proprio in via dei Genovesi) ho visto che l’università sta facendo pulire i propri muri da alcuni operai, però dappertutto è stato sporcato da questo personaggio. Parlo di via Santa Croce, delle pareti del Ghetto, poi dietro il Libarium, davanti al Muzak in via Stretta, in via Università. Uno schifo. E sono tutte frasi e messaggi che hanno come “tema” l’attacco ai radical chic e agli hipster (e questo magari fa un po’ sorridere)”.












