Rischio privacy. Passa per queste due semplici parole l’analisi dei titolari di bed and breakfast a Cagliari che, sull’ipotesi di una certificazione di negatività al Covid da parte dei turisti che vogliono raggiungere la Sardegna, alzano un muro, non proprio altissimo, ma comunque sufficiente a far capire che le perplessità ci sono. Il dover maneggiare e, magari, conservare dati medici di un cliente è il primo “stop”, e anche il principale, alla proposta del presidente della Regione. E il “no” non è definitivo. Bisogna trovare una soluzione differente per gestire fogli e documenti privati: “Già l’estate scorsa, i turisti arrivati non sono stati controllati nei porti e negli aeroporti proprio per motivi di privacy”, spiega Laura Zazzara, titolare di un b&b e presidentessa di B&B Cagliari: “Non vogliamo avere responsabilità su dati medici, non c’è nemmeno lo spazio adatto per poterli archiviare. Ci sono dei dati che continuano a peggiorare, quelli legati agli ospiti che arrivano e che, poi, risultano positivi al virus. A quel punto dobbiamo badare a loro, visto che i Covid hospital non sono pensati per i vacanzieri. Solinas, se vuole davvero portare avanti questa proposta, la organizzi meglio: bene ha fatto il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, a proporre vaccini per tutti gli operatori turistici. Io spero di farlo al più presto”.
Chi vede difficoltà nell’attuale “metodo Solinas” è anche Andrea Pes, 68 anni, gestore di b&b nel rione cagliaritano di San Benedetto: “E se altre regioni non lo fanno? La Sardegna sarebbe l’unica e i turisti andrebbero da altre parti, non mi sembra tutta questa furbizia”, osserva. “Tanto vale attendere che tutti siano vaccinati, il mio bed and breakfast lo riaprirò solo dopo che avrò la sicurezza che la situazione legata ai contagi e ai controlli sia davvero migliorata. Per me l’attestato di negatività potrebbe non bastare, se uno deve comunque viaggiare potrebbe contrarre lo stesso il Covid. Alcuni miei colleghi, infatti, hanno avuto problemi con dei clienti positivi: meglio che si facciano prima il vaccino”.











