Due episodi, a centinaia di chilometri di distanza, ma uniti dallo stesso filo conduttore di in inciviltà: il totale disprezzo per il patrimonio ambientale e culturale dell’Isola. Mentre le spiagge e i panorami della Sardegna attraggono visitatori da tutto il mondo, c’è chi, invece di ammirare e rispettare questi luoghi unici, li trasforma in bersaglio di atti vandalici e comportamenti incivili. A Santa Teresa Gallura, nella splendida cornice dell’Area Marina Protetta di Capo Testa, ignoti hanno imbrattato un’area vicina all’arenile con vernice spray nera, colpendo una zona sottoposta a vincolo paesaggistico. Un gesto tanto inutile quanto dannoso, che non solo deturpa la bellezza naturale ma rischia anche di compromettere il fragile equilibrio dell’ecosistema locale. Non meno grave quanto accaduto nel suggestivo scenario del Faro di Capo Ferrato, a Muravera. Qui, un gruppo di giovani, tra cui due svizzeri, ha pensato bene di campeggiare abusivamente accanto alla storica struttura e di imbrattarne le pareti con bombolette spray. Il faro, anch’esso protetto da vincolo paesaggistico, rappresenta un simbolo della costa sud-orientale e un patrimonio di valore culturale e storico, ora sfregiato dall’incuria e dalla mancanza di rispetto. In entrambi i casi, la mano dell’uomo ha lasciato segni indelebili laddove la natura e la storia avevano creato armonia e bellezza. Due episodi che confermano come l’inciviltà non conosca confini e come la Sardegna, terra di accoglienza e meraviglie, debba difendersi non solo dall’erosione del mare e dal vento, ma anche, e forse soprattutto, da chi arriva senza portare rispetto.













